lunedì 27 aprile 2015

Pasqua in Friuli Venezia Giulia : l'Isola di Barbana

Durante il lungo fine settimana di Pasqua, la nostra famigliola ha finalmente cambiato aria, accantonando per tre giorni il cantiere, le difficoltà, il lavoro e le incombenze quotidiane.
Ne avevamo tanto bisogno.

Ci siamo sparati i 513 km che ci separano da una parte importante della mia famiglia, della nostra famiglia, i cugini friuliani.
Perchè a volte, il grado di confidenza e affetto non è direttamente proporzionale al grado di parentela, per fortuna.
Siamo partiti alle 4.30 del mattino, per sfruttare le ore di sonno del ricciolino biondo, e senza incontrare traffico, con due pause sole, alle 9.30 eravamo a destinazione, pronti ad affrontare una bella giornata di sole.

Io adoro il Friuli Venezia Giulia, anche se per ora, nonostante anni di visite, ne conosco solo un pezzettino.
Lo adoro perchè mi sento a casa, perchè la parlata locale alle mie orecchie suona familiare e piacevole, perchè ha mare, montagne e campagna, perchè è accogliente, perchè lì ho passato molte piacevoli estati al mare, perchè lì ho portato a spasso la mia pancia un caldissimo agosto di quattro anni fa, perchè lì mio figlio ha visto per la prima volta il mare, perchè lì ho trascorso le mie prime vacanze in coppia con l'Alpmarito con amici, perchè lì ho scoperto l'esistenza dei bungalow nei campeggi, perchè lì è stata una delle mie prime volte in tenda, perchè lì ci sono loro, le mie cugine.

Appena arrivati, siamo andati a Grado, l'Isola d'Oro, così bella ed elegante, anche e soprattutto fuori stagione.






Dopo un giro nel porticciolo, abbiamo fatto scorta di focacce e pizzette e, dal Canale della Schiusa, praticamente di fronte al porto e al centro di Grado, ci siamo imbarcati per l'Isola di Barbana, dove si trova l'omonimo santuario dedicato alla Madonna di Barbana (eretto nel VI secolo e resturato nel 1926), dove vive stabilmente una comunità di Frati Minori Francescani.






L'ultima volta, il biondino che questa volta osservava estasiato dal parapetto, era ancora nella mia pancia di sette mesi !























 Una traversata di mezz'ora in mezzo alla laguna di Grado, da un lato la terra, dall'altro il santuario e le cime innevate, il cielo azzurro e limpido, i gabbiani a tenerci compagnia.




 Sull'isola, un fazzoletto di terra in piena fioritura primaverile, abbiamo consumato il nostro pic nic, rilassandoci e riposando dopo il lungo viaggio, con pochi turisti in torno (tutti stranieri) ...






Dentro il santuario, i voti alla Madonna di tanti pellegrini, le vetrate istoriate, il senso di calma ed il silenzio.
Fuori, solo le risate di mio figlio, i gabbiani ed i colori della primavera.




Abbiamo corso, giocato, fotografato, saltato e mangiato un gelato (c'è un bar trattoria ben fornito ed economico, oltre ad un negozio di souvenirs), per due ore buone, attendendo la barca del ritorno.




Per sentire di nuovo il vento tra i capelli e la magia della laguna.





 Concludendo la serata con le cugine, tra un pasticcino colorato, tantissime risate ed una canzone di tanti auguri all'Alpmarito che, proprio quel giorno, compiva gli anni.




venerdì 24 aprile 2015

"La ragazza dal cuore di acciaio"

"La ragazza dal cuore di acciaio" di Joe R.Landsdale, Fanucci editore, collana One Time Crime, Euro 5,90, ed. 2014, pag. 395.




Un thriller di quelli che piacciono molto all'Alpmarito e che qualche volta leggo anche io.

Il romanzo ha iniziato a prendermi dopo i primi cinque o sei capitoli (brevi), anche perchè in contemporanea stavo finendo un altro libro, però dalla metà in poi mi ha letteralmente incalzato ad arrivare alla fine.

E' infatti ricco di enigmi e colpi di scena, con un finale che io non avevo neppure intuito (devo ammettere, però, che non ho molto fiuto poliziesco!) e che mi ha sopreso, lieto ma non troppo, perchè la realtà non è tutta rosa e fiori.

E' sicuramente scorrevole e ben scritto, con personaggi che colpiscono, protagonisti a tratti antipatici, non i soliti eroi ma persone con lati oscuri e non.
Sfaccettati, non banali.

L'unico difetto, a mio parere, a parte l'esistenza di crimini efferati (ma questo è l'oggetto di ogni thriller / giallo, quindi me lo aspettavo) è la sovrabbondanza di parolacce.
Veramente troppe.
D'accordo, forse sono confacenti ai personaggi e li rendono realistici però a me hanno dato molto fastidio e meno non avrebbero guastato il risultato finale, anzi.

In conclusione: consigliato agli amanti del genere!

Con questo post partecipo al Venerdi del Libro di Home Made Mamma.

giovedì 23 aprile 2015

Metti una domenica al circo, con mamma e papà


Metti una domenica al circo, con mamma e papà....
metti in conto di spendere 34 Euro in tre per uno spettacolo di un'ora (non certo economico),
metti un intervallo con tanto di offerta di pop corn, caramelle e patatine non certo a buon mercato, con conseguenti capricci (nel nostro caso molto ridotti, per fortuna), quando dici no (ma dopo l'apericena con l'esperto, sono stata inflessibile),
metti in conto che i bimbi magari non stanno proprio fermi fermi sulle sedie e zitti e zitti, soprattutto se  in compagnia di uno o più amicheti, e quindi dovrai portare un pò di pazienza...

metti in conto tutto questo
...e il resto sarà  divertimento!!!

Dopo l'esperienza al circo della scorsa estate, con l'amico del cuore, anche domenica, con un'altro amichetto, ci siamo fatti convincere.
Questa volta è venuto pure l'Alpmarito.

E' stata certamente una bella esperienza ed il nano si è divertito davvero molto, soprattutto perchè, pur non essendo granchè come spettacolo, il pagliaccio donna ha coinvolto bambini e....papà!!

In attesa dell'inizio...
 

Non vi dico l'attenzione e l'apprensione  (e un pò di timore di essere i prossimi) con cui mio figlio ed il suo amichetto hanno osservato i loro papà salire sul palco e fare i buffoni...all'Alpmarito è pure toccato due volte!



 Prima ad una specie di gioco delle sedie..sdraiati così, il pagliaccio ha levato le sedie ad una ad una...va detto che hanno resistito un pò prima di capitombolare a terra, tra le risate generali!





Poi è stata la volta delle lezioni di ballo, con tanto di parrucche colorate e gonnellini!






Ci sarebbero anche il video, tanto della performance dell'Alpmarito che di quella del papà dell'amichetto del mio ricciolino biondo ma...non ho il permesso di pubblicarli, per ovvie ragioni!!!

C'è stata la trapezista (brava ma non quanto quella del circo di questa estate), il giocoliere, la piccola ballerina (avrà avuto cinque anni e faceva ondeggiare molti hula hop insieme, da favola!), la ballerina grande nonchè contorsionista (niente di stratosferico ma non male), il numero con i cagnolini ammaestrati impegnati in un breve siparietto ed in percorsi di agility...veramente bravissimi e buffi!

Poi siamo stati al parco giochi con amichetto e altri bimbi, perchè i piccoli non si stancano mai di stare insieme e girare in bici.
Io, manco a dirlo, a causa del vento freddo e della mia poca accortezza nel vestire, mi sono presa la tonsillite, finendo da martedì sotto antibiotico (e sempre martedì sera sono anche dovuta ricorrere al 118 per una grave reazione allergica, con tanto di iniezioni intramuscolari)...

"April non ti scoprir" ha colpito ancora!

E voi, avete già portato i bimbi al circo? Come è andata?

martedì 21 aprile 2015

I consigli che ci ha dato l'esperto per educare i nostri figli al mangiar sano e...il frigo di casa nostra !!!


Come promesso, continuo il post di ieri con le  "dritte" dell'esperto per una alimentazione corretta:

- le famose 5 porzioni di frutta e verdura al giorno;
- la verdura congelata vale quanto quella fresca, se comprata nella grande distribuzione dove di fresco vero (nel senso di immediatezza tra raccolto maturo e vendita), c'è ne è ben poco;
- ridurre il più possibile i prodotti confezionati e preferire sempre i cibi che hanno un elenco degli ingredienti più corto rispetto a quelli che lo hanno più lungo;
- consumare latte intero anzichè parzialmente scremato;
- preferire i cibi confezionati preparati con olio di oliva o extravergine di oliva;
- evitare cibi con indicazione in etichetta di "oli vegetali" non meglio specificati;
- preferire un pò di grassi ai cibi light a cui vengono aggiunti tanti zuccheri semplici per mantenere il sapore dolce;
- yogurt al naturale e non creme di yogurt o yogurt light con zuccheri o dolcificanti;
- sì anche a 6 uova a settimana (pare che le teorie in proposito siano cambiate);
-  artigianale è meglio che industriale, fatto in casa è meglio che comprato;
- lo zucchero è nascosto in tantissimi alimenti insospettabili, dal Ketchup ad alcuni tipi di  paste ripiene, insaccati ecc., oltre che ovviamente nelle bibite gassate e nei succhi di frutta- leggere bene le etichette è fondamentale;
- essere magri non autorizza a mangiare più zuccheri semplici, perchè fanno male a tutti, anche ai bimbi in apparenza sottopeso (piuttosto, meglio un piatto di pasta o un panino al prosciutto in più);
- fare regolare attività fisica;
.- pesce pescato e non allevato;
- meglio pesce di alto mare che di costa;
- non far guardare troppa tv (si mangia davanti allo schermo senza accorgersene e si è condizionati dalle pubbluicità);
- evitare come la peste biscotti e merendine con zucchero ( a meno di non farseli a casa, magari con zucchero di canna grezzo o fruttosio, evitando almeno conservanti ed additivi) e, ma forse non vale la pena di dirlo: bibite gasate e succhi di frutta.

Mi ha molto colpito notare la costernazione della maggior parte dei genitori quando l'esperto ha parlato dei succhi di frutta.

Davvero c'è qualcuno che pensa che quelli a lunga conservazione o comunque confezionati (non nettare di frutta" fresco o spremute fresche) fornisca ancora vitamine asorbibili e non abbia tanti zuccheri?
Secondo il dottore, anche la spremuta di arancia fatta in casa, dopo solo 3-4 minuti perde gran parte delle sue proprietà vitaminiche.

Conclusione: solo acqua o thè non zuccherato e, ovviamente, acqua del rubinetto.
L'Alpmarito gongolava perchè l'esperto si è soffermato a lungo sui danni provocati dalla plastica a contatto con il cibo e l'acqua soprattutto, di quanto sia nociva, per questo, l'acqua tenuta nella plastica a lungo.
L'Alpmarito, che ha lavorato per anni nel settore della plastica, era da anni che me lo diceva e mi aveva vietato contenitori di plastica in microonde o in lavastoviglie, come stoviglie per il bimbo e, guai, come biberon !!!

- Infine, il consiglio più difficile, per me: eliminare merendine e biscotti non solo dalla merenda, ma anche dalla colazione, facendo una colazione salata o con solo frutta fresca, acqua e pane o pane e miele (definito molto meglio dello zucchero perchè più digeribile e ricco di sali minerali) o pane e marmellata (di quelle fatte in casa o come in casa, però, non con conservanti o additivi), biscotti o cereali con pochissimi zuccherti, molto difficili da trovare.

Infine, tanto buon senso, informazione, lettura delle etichette, varietà  e sano equilibrio in ogni scelta.

Sta a noi genitori educare i nostri figli fin da piccoli ad una sana alimentazione, anche e soprattutto, informandoci e dando il buon esempio.

All'incontro erano presenti genitori di bimbi dai pochi mesi ai 6 anni, insegnanti, educatrici e personale della mensa, cuochi ecc.
Erano presenti tanti papà quante mamme e tutti, tutti hanno ascoltato con attenzione.
E questo, a miio parere, è un segnale importante.

Ovviamente, siamo tornati a casa piuttosto in ansia.
Io la mattina dopo ho passato in rassegna il contenuto del nostro frigo e di notte ho ripassato mentalmente le nostre abitudini alimentari.
Scoprendo che:

- sul fronte frutta e verdura, non arriviamo alle cinque porzioni al giorno raccomandate, però ci andiamo vicini. Il nano mangia la frutta a metà mattina all'asilo, verdura a pranzo all'asilo, verdura a cena ne metto semrpe in tavola, spesso anche un frutto dopo cena, anche se non sempre. Quindi viaggiamo sulle tre o quattro al giorno. Devo migliorare. DEVO MIGLIORARE!
Nel mio caso, la difficoltà è data dalle mie allergie alimentari. Fino a 10 anni fa, io vivevo di frutta e verdura. Poi piano piano ho dovuto escludere un alimento dopo l'altro e, mentre con la verdura cotta riesco a salvarmi (solo a foglie verdi, escluso il sedano, però carote e peperoni sì), con la frutta è un disastro. Giusto pere cotte, banane cotte (uno schifo, detto tra noi) e uva. Stop.
Alla fine non compro altro molto spesso, perchè fatico persino a toccare alcuni frutti, sbucciarli a volte diventa una sofferenza, il rischio di contaminazione e di un assaggio per sbaglio è altissimo e, quando l'Alpmarito non c'è, se il nano avanza mi tocca gettare tutto nel composter.
Per fortuna, il nano può contare su una materna con cucina che offre un'alimentazione varia ed equilibrata;
- nella nostra quotidianità alimentare c'è poca varietà, per il motivo di cui sovra;
- la pasta fresca e ripiena (tipo tortellini, agnolotti ecc.) nel nostro frigo, che amiamo molto, non ha zuccheri nè oli vegetali - quindi promossa;
- con lo yogurt sono in difetto e pure con i budini. D'ora in poi, si impone una selezione più attenta - anche se ne consumiamo poco, deve essere migliore;
- niente latte, non ne beviamo;
- tante uova ma non superiamo le 6 a settimana (almeno mangiate da sole o in frittata!);
- niente salse pronte, tranne la senape forte dell'Alpmarito;
- niente bibite gasata e succhi di frutta. Solo vino, birra (per le cene con gli amici) e acqua del rubinetto - promossi!;
- troppo cioccolato di Pasqua avanzato!!!;
- caramelle e confetti in dispensa che stanno facendo la muffa e ancora il carbone dolce della Befana di tre anni fa (gettato via): segno che non consumiamo molti dolciumi e quindi, promossi;
- altra pasta, senza oli vegetali e zucchero.;
- verdura. ahimè, quasi tutta comprata al super o congelata (che ora consumerò con più piacere), tranne che d'estate, quando la compriamo dall'orto delal vicina;
- pesce troppo poco e congelato. D'altro canto, qui ci sono allevamenti di trote con acqua di torrente ma nessuna pescheria e anche ai super non è un granchè. Quindi, forse, è meglio così.
Non riesco proprio a fare la spesa tutti i giorni !!!

Il tasto dolente è lo scaffale dei prodotti per la colazione e di pane, grissini e crackers.
Noi non compriamo quasi mai il pane fresco: non ne ho il tempo e, soprattutto, la voglia.
Se ho pane fresco ne mangio troppo e, comunque, qui costa molto caro (dai 3,5 ai 5 Euro al kg).
Finisce che è tutto confezionato.
Ebbene: metà delle confezioni non hanno olii vegetali ma solo olio di oliva. L'altra metà, invece, contiene olio di palma.
L'imperativo sarà dunque comprarne meno o per nulla, d'ora in poi.
Biscotti, cereali, pangoccioli e muffins (altre merendine non ne mangiamo abitualmente) sono tutti da scartare.
Il contenuto di zucchero è impressionante, l'olio è sempre vegetale e/o specificato di palma.

Il problema è che io non posso mangiare neppure le marmellate fatte in casa (che abbiamo, grazie ad una nonna molto attiva) e con il pane confezionato sarei punto a capo.
Colazione salata no, io non ci riesco e neanche il nano.
Lui beve acqua e mangia un muffin al cioccolato. Stop.
Mangiamo moltissimo miele ma non consumiamo mai zucchero semplice, salvo che per fare i dolci (del tipo: un kilo di zucchero ci dura un anno)
Anche quello, lo elimineremo e compreremo il fruttosio.


Non vi dico, però, i sensi di colpa che ho ora a dare un muffins al nano o addentare un biscotto !!!
Come ha sentenziato l'Alpmarito: "Se ti ha terrorizzato, è riuscito nel suo scopo ed è stato utile!!!"
La nostra spesa diventerà ancora più ragionata e faremo qualche sacrificio in più sicuramente, pur senza stravolgere del tutto le nostre abitudini o meglio, cercando di modificarle gradualmente per quanto ci è possibile.

Cercherò di cucinare più spesso quella torta al cioccolato che piace tanto al nano, sostituendo lo zuccherro con il fruttosio. Tanto non ha burro, solo olio di mais.
E i biscottini, naturalmente!




Nulla ci darà la garanzia di vivere più a lungo o più sani per questo  (lo psicologo non ci ha certo illusi in proposito) , ma provare non guasta.

E voi, come siate messi? A cosa fareste più fatica a rinunciare?

lunedì 20 aprile 2015

L'appetito vien mangiando, la salute viene educando.

Venerdì la nostra famigliola è stata ad una "apericena con l'esperto", organizzata dalla biblioteca dle paese, dal servizio mensa del Comune e dalle istituzioni scolastiche, per imparare qualche cosa di utile sulle regole per un'alimentazione equilibrata e sulla prevenzione dei disturbi alimentari.

 (Le foto sono mie...della serie: cosa scegliereste di istinto? E i vostri figli?)

A tenere banco, dopo un buffet a base di frutta e verdura (quindi io ho praticamente digiunato, visto le mie allergie), è stato uno psicologo psicoterapeuta comportamentale specializzato in disturbi alimentari, che lavora all'Asl locale.

Era previsto anche un servizio di baby sitting con le stesse maestre del nido/materna (sarebbe stato dai tre anni ma hanno accolto tutti): ovviamente nostro figlio ha preferito stare in braccio al papà ad ascoltare "il dottore".

Il relatore è stato molto bravo, considerando che è riuscito a tenere vivo l'interesse per un'ora e mezza praticamente da solo, con battute degne di Zelig e considerazioni non banali.
Si è parlato molto della influenza della televisione e degli spot sui bambini, sulle loro scelte alimentari. Ci è stato infatti fatto notare che, mentre noi adulti abbiamo discernimento a sufficienza per distinguere le false promesse dalla relatà, i bambini potrebbero non saperlo fare.
E, comunque, il marketing è subdolo ("all'acqua che elimina l'acqua o che rende belli dentro e puliti fuori" credono anche in molti adulti!!)
I nostri figli potrebbero davvero pensare, ad esempio, che mangiando un certo .... di cioccolata, troveranno un aereo in grado di volare davvero o che mangiando una merendina, diventeranno "naturologi" (ma ne vogliamo parlare ?!?)

Secondo l'esperto, dovremmo aiutare i nostri figli ad avere un approccio più realistico e critico, non illuderli che tutto sia possibile ed abituarli ad esaudire ogni loro desiderio, poichè ciò potrebbe portarli a non saper reagire, da adolescenti o adulti  (quando non sarà più possibile proteggerli e dare loro tutto ciò che vorrebbero), con il rischio di depressioni, crisi di ansie, tossicodipendenza, tentati suicidi (non ci è andato certo giù leggero!) e, ovviamente, disturbi alimentari.
In questo, credo che abbia ragione: la frustrazione bisogna saperla gestire, come la delusione e la fatica.
Nello stesso tempo, però, personalmente credo che sia come al solito una questione di equilibrio, perchè altrimenti si rischia di crescere dei piccoli cinici e pessimisti, seppur forti.

Si è parlato dell'importanza di dire di no, di imporre le nostre scelte educative quando i bimbi sono piccoli, se in gioco c'è la loro salute, non facendosi condizionare dal giudizio altrui (ad esempio, gli altri clienti in fila al supermercato mentre il bimbo piange per avere la caramella, le altre mamme ai giardinetti ecc.), delle teorie pedagogiche di moda e, in certa misura, dei parenti.
Soprattutto, dei nostri sensi di colpa.
Giustamente, il dottore ci ha fatto riflettere su come ormai tendiamo, almeno nell'Europa occidentale, a fare meno figli e ad investire eccessivamente in loro, a proteggerli troppo, acontentarli troppo, finendo così per danneggiarli, rendendoli dei "piccoli budda" incapaci di accettare, da grandi, un no o una regola.
Per contro, se non ci facessimo così attenzione,  non saremmo neanche andati alla serata, vi pare?


Non è stato tralasciato neppure il tema della percezione del proprio corpo, dei modelli imposti da società e media, fatti apposta per "omologare" e convincere a comprare.
Dell'importanza di accettare ed esaltare la propria diversità e di ricordare ai nostri figli che sono BELLI così come sono.
E su questo, nulla da dire, figurarsi che io sono anche contro i grembiulini e le divise a scuola, perchè ritengo inutile fingere una parità che non esiste e che traspare comunque!!

Soprattutto, però, lo psicologo psicoterapeuta ci ha parlato di nutrizione e ci ha letteralmente terrorizzato, parlando per un'ora della pericolosità e dannosità del consumo di zuccheri semplici!!!

Io, che pensavo di sentire ripetere lo stesso ritornello sulle cinque porzioni di frutta e verdura al giorno (che c'è stato, ovviamente) e sui pericoli dei grassi, sono rimasta sconvolta e basita dall'enfasi riservata agli zuccheri.
Non perchè non sapessi, sia chiaro, ma perchè numeri e cifre sono impressionanti, l'esperto era convincente e ci parlava vis a vis.
In sintesi, noi ci siamo evoluti con un'organismo fatto per assimilare una certa quantità di zuccheri, preferibilmente non semplici, e amare (il paradosso!) il gusto dolce.
Siamo geneticamente portati ad amare il dolce ma, negli ultimi 50 anni o giù di lì, il nostro consumo di zuccheri, soprattutto semplici e magari pure ultra raffinati è cresciuto in modo spaventoso e il nostro corpo non riesce ad assimilarlo, ne è "drogato" e danneggiato.

I bambini amano il dolce ma non bisogna assecondarli, solo per conmodità.
Bisogna preferire il fruttosio e la frutta al saccarosio, pane e pasta ai dolci ecc.
Peraltro, ci è stato fatto notare come lo zucchero sia stato introdotto ovunque per compensare la perdita di gusto dovuta all'eliminazione dei grassi che invece, in giusta misura, fanno molto meno male e sono necessari.
In questo modo, si è arrivati ad una sorta di parificazione del sapore degli alimenti, eliminando tutte quelle caratteristiche organolettiche che li rendono speciali.
Solo riducendo gli zuccheri (e il sale, questo lo dico io per esperienza diretta), si può rieducarsi ed educare i nostri figli a sentire ed apprezzare il sapore vero dei cibi.

I suoi consigli per un'alimentazione corretta ?
Le vi li scrivo domani, che ora devo andare.
Volete sapere come siamo messi in casa nostra?
Anche questo lo saprete domani (altrimenti il post viene troppo lungo e nessuno lo legge, ammesso che siate arrivati fino a qui!).

Vi dico già, comunque, che qualche errore a mio parere lo sta già facendo anche il servizio mensa o meglio, le maestre.
A volte elargiscono cioccolata e caramelle così, del tutto gratuitamente, anche se i bimbi hanno già mangiato il dolce per merenda. Io, su questo, non sono d'accordo fin dall'inizio ma per ora accennarlo non è servito.
Speriamo correggano il tiro!

venerdì 17 aprile 2015

"Come sopravvivere...ai capricci." Ovvero trucchi, consigli e suggerimenti per contrastare pianti isterici e inopportune richieste!

"Come sopravvivere ...ai capricci. 99 consigli per risolvere il problema e non perdere la calma" di Michelle Kennedy, Fabbri Editore, 2006, Euro 9,00, pag. 127.


Il manuale pratico (e tascabile) di una americana madre con una certa esperienza personale (quattro figli), scrittrice e giornalista, con tanti consigli, trucchi e suggerimenti per affrontare i capricci dei figli nella vita quotidiana.
Tanti i capitoli, divisi per situazioni e con indicazione, per ogni suggerimento  dell'età del bimbo in cui  potrebbe applicarsi (2-4 anni, dai 3 anni in su, 3-6 anni, 2-6 anni).


Il più utile e originale, a mio parere, e' quello di "entrate in scena", buttandosi a terra, scalciando e rotolando come il bambino stesso, fingendo di piangere istericamente, battendo i pugni sul pavimento.
In teoria il bimbo, soprattutto se piccolo, dovrebbe rimanere talmente spiazzato da interrompere immediatamente il capriccio e calmarsi. Se più grande, poi gli si può spiegare che quello che ha visto lui è ciò che vediamo anche noi quando lui fa i capricci.
In pratica, con una mia amica ha funzionato.
Con il mio ricciolino, no.
La prima volta, ha iniziato a piangere ancora più forte e si è anche spaventato.
La seconda,  si è bloccato e mi ha apostrofato con un: "Mamma, ma sei matta? ", poi mi ha ignorato e ha ricominciato a piangere.
Ad ogni modo, direi che è meglio provare ad utilizzare questa strategia solo dentro casa, onde evitare di essere internate in manicomio (o case di accoglienza sostitutive) o subire un TSO !!!


Altro consiglio, che ho trovato utile, e' stato di rispondere piagnucolando come il bimbo, se lo fa lui per troppo tempo, facendogli notare quanto è fastidioso e quanto impedisca di comunicare efficacemente.
E poi, ricordarsi che noi siamo l'esempio che seguiranno i nostri figli e quindi per primi dobbiamo parlare senza alzare troppo la voce  ed evitando vocaboli da scaricatore di porto (mi vogliano scusare gli scaricatori di porto), nonché ponendo in essere comportamenti civili ed educati (non gettare le cartacce per terra, indossare le cinture, salutare cortesemente, ringraziare ecc.).
Insomma, non possiamo pretendere che siano migliori di noi!!!


Alcuni suggerimenti mi sono parsi banali e scontati (forse perché ormai sono quasi due anni che ho a che fare con i capricci) , altri invece mi hanno fatto riflettere e mi sono piaciuti o li sto utilizzando come spunto per trovare le strategie più adatte a mio figlio.

Ovviamente, anche per l'autrice, come per quasi tutte le mamme, una delle soluzioni migliori e' cercare di evitare, per quanto possibile, le situazioni a rischio e tenere conto dell'età e del carattere di nostro figlio nel programmare gli impegni quotidiani.

Inoltre, l'autrice non manca mai di sottolineare che, a parte fronteggiare "l'emergenza" del capriccio, poi è necessario interrogarsi sulle sue motivazioni, per escludere che alla base ci sia un problema reale, come il sonno, la fame, la paura ecc.

Dunque, questo è il mio consiglio per il venerdì del libro di questa settimana.





giovedì 16 aprile 2015

Orgoglio di mamma. E di donna.

Sei anni fa, la mattina di un sabato di aprile, io e l'Alpmarito eravamo cosi'.


Uno dei giorni più felici della mia vita, grazie al nostro amore.


Chi l'avrebbe detto che, esattamente sei anni dopo, ci saremmo ritrovati a guardare, emozionati ed orgogliosi, una scena come questa:


Nostro figlio che pedala per la prima volta sicuro, senza rotelle.




E invece, a tre anni e cinque mesi, tu, mio piccolo grande amore, hai superato la paura e, forte dell'equilibrio appreso sugli sci e con la tua amata bici senza pedali, sei partito.

Come i grandi, senza rotelle.
Con il campanellino verde trovato nel l'uovo di Pasqua.
Con la tua bici arancione, il colore vivace che tanto ti piace e ti rispecchia.



Fiero, felice.
Cantando e ridendo mentre pedalavi, cercando di raggiungere la cuginetta grande.

Mentre in giardino, spuntavano i mughetti, gli stessi del mio bouquet da sposa.


Sei anni dopo, una giornata in cui non avevamo programmato nulla di speciale, e' diventata, all'improvviso, molto speciale, grazie al nostro bimbo ed  alla meraviglia della primavera.

E ora si che mi tocca correre per stargli dietro!!!