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martedì 27 ottobre 2015

Boschi, castagne e piccoli grandi amici, in Valle d'Aosta

Autunno.

Tempo di passeggiate rilassanti a bassa quota (in foto, da Arnad  al Santuario di Machaby ed al Forte di Machaby restaurato)
Tempo di momenti di calore ed amicizia.


 Tempo di castagne, di foglie colorate e fuoco nel camino.


Basta aver voglia di uscire, un sms la domenica mattina per mettersi d'accordo e la voglia di stare insieme, a chiacchierare e giocare.
Non è sempre facile proporre piccole gite o incontri, soprattutto se, come noi, si naviga a vista ed il massimo della programmazione e' chiamare con un paio d'ore di anticipo.
Si ha paura di collezionare rifiuti (perché ciascuno ha i suoi impegni, non certo perché manchi la voglia), di sembrare invadenti, di dare fastidio o svegliare chi ancora dorme.
Sì, ok, forse quella di disturbare o invadere gli spazi altrui è una paura che svela il mio animo piemontese e quello valdostano dell'Alpmarito. O forse è comune, non so, ditemelo voi.

Comunque, quando l'incastro riesce, normali domeniche di mezza stagione diventano occasioni di incontro e divertimento.


Per conoscersi meglio, per cementare amicizie e coltivarle, perché, se anche frequentano scuole diverse e i bimbi sono piccoli, se tra loro c'è sintonia, basta poco perché si ritrovino.
L'amicizia non ha davvero età.


E poi i boschi in autunno,  sono un incanto per gli occhi, di cui fare scorta in previsione dell'inverno.


Senza dimenticare le deloizie per la gola!


Soprattutto se si ha la fortuna di vivere dove le castagne sono di casa e fare le caldarraste, un'arte che si tramanda generazione dopo generazione, ciascuna famiglia con le sue piccole varianti di procedimento.


Dopo "tanto" camminare, vorrai mica non mangiare in compagnia?!?
Che sia nel cortile di casa o in una trattoria ricavata in un forte mirabilmente restaurato...

e allora non importa se hai fatto colazione giusto un paio d'ore prima!



Piccoli grandi amici, intanto, giocano felici e sfogano tutta la loro inesauribile energia!

(anche scattando improbabili foto, come questa )





E voi, riuscite ad organizzare spesso ritrovi domenicali simili ? Fate le caldarroste ?
Temete anche voi di disturbare con così poco preavviso, soprattutto se chiamate genitori di amichetti di scuola di vostro figlio con cui siete entrati in confidenza da poco ?

giovedì 4 giugno 2015

Voglia di rallentare. Forse

Sono mesi, forse anni, che mi sembra di correre sempre. Sempre.
Corro per andar a lavoro, in Tribunale, dai nonni.
Per portare il figlioa scuola, prima al nido, all'autobus per la gita, ai giardinetti dagli amici.
Corro per andare a riprenderlo, per fare la spesa e per preparare la cena.
Corro nel fare le faccende domestiche, corro a riordinare, a fare i letti, a preparare gli zaini per la montagna.
Corro in auto, a piedi, sulle scale, dal medico, dai clienti, dagli amici.

Salto da un'attività all'altra senza posa.
Mi sono accorta che persino leggere, ultimamente lo faccio di corsa, magari mentr mi sto lavando i denti o asciugando i capelli.
Ok, questo l'ho sempre fatto ma con calma, ora no, scorro veloce righe e parole.

E sono comunque sempre, perennemente, in ritardo.

In ritardo con gli impegni lavorativi e con la scuola, ma anche quando si tratta di andare a trovare gli amici ed i parenti, andare in montagna o al museo.

Vorrei riuscire a rallentare un po'.
Stare male ciondolando per casa senza nulla a cui pensare tranne il mio raffreddore/mal di gola/ affanno respiratorio/allergia, perché ormai ci ho fatto l'abbonamento e non guarisco perché non ho tempo per guarire.

Vorrei riuscire a stare con gli amici o chiacchierare con mia nonna senza dover lanciare un occhio all'orologio a intervalli regolari.

Vorrei giocare con il nano senza pensare che è ora di andare a scuola, di cucinare, di andare a nanna, di uscire per la spesa ecc. Ecc. Ecc. Ecc.

Vorrei scambiare due parole con mia madre senza fretta, fermarmi fuori dalla scuola a salutare le altre mamme senza essere pressata dagli impegni, godermi la coda dal medico per pensare, invece di digitare freneticamente mail e controllare la posta.

Vorrei fermarmi ad ammirare la bellezza di ogni fiore, di ogni giardino, di ogni momtagna e di ogni essere vivente.

Vorrei correre solo con le mie scarpe da Running ai piedi, per sport e non come stile di vita.
E non ci riesco, anzi, correre per correre e' proprio ciò che sto facendo meno in questo periodo!

E forse, se ci riuscissi, mi sembrerebbe di vivere meno intensamente, di sprecare tempo.

Perché non faccio che pensare che la vita è breve, che il mio ricciolino cresce troppo in fretta, che ogni giornata di sole passata in ufficio e' persa, che se non faccio, vedo, mi muovo subito perderò occasioni irripetibili.
Perché in realtà ho sete di vita, libri, sapere, natura, sport, famiglia e anche lavoro.
E 24 h al giorno sono sempre troppo poche.

E così corro, finendo per perdendomi il sapore delle cose, lasciandomi sfuggire dettagli e momenti preziosi.
Con il panico di non riuscire a rallentare e, contemporaneamente, di rallentare e perdere occasioni e momenti preziosi.

Un paradosso che mi logora, questo sì, lentamente.

Ditemi che non sono l'unica così schizzata, per favore!

Tutte le foto,tranne la margherita, sono del giardino delo zio, a Scarmagno (TO). Un piccolo angolo di paradiso colorato.

















giovedì 23 aprile 2015

Metti una domenica al circo, con mamma e papà


Metti una domenica al circo, con mamma e papà....
metti in conto di spendere 34 Euro in tre per uno spettacolo di un'ora (non certo economico),
metti un intervallo con tanto di offerta di pop corn, caramelle e patatine non certo a buon mercato, con conseguenti capricci (nel nostro caso molto ridotti, per fortuna), quando dici no (ma dopo l'apericena con l'esperto, sono stata inflessibile),
metti in conto che i bimbi magari non stanno proprio fermi fermi sulle sedie e zitti e zitti, soprattutto se  in compagnia di uno o più amicheti, e quindi dovrai portare un pò di pazienza...

metti in conto tutto questo
...e il resto sarà  divertimento!!!

Dopo l'esperienza al circo della scorsa estate, con l'amico del cuore, anche domenica, con un'altro amichetto, ci siamo fatti convincere.
Questa volta è venuto pure l'Alpmarito.

E' stata certamente una bella esperienza ed il nano si è divertito davvero molto, soprattutto perchè, pur non essendo granchè come spettacolo, il pagliaccio donna ha coinvolto bambini e....papà!!

In attesa dell'inizio...
 

Non vi dico l'attenzione e l'apprensione  (e un pò di timore di essere i prossimi) con cui mio figlio ed il suo amichetto hanno osservato i loro papà salire sul palco e fare i buffoni...all'Alpmarito è pure toccato due volte!



 Prima ad una specie di gioco delle sedie..sdraiati così, il pagliaccio ha levato le sedie ad una ad una...va detto che hanno resistito un pò prima di capitombolare a terra, tra le risate generali!





Poi è stata la volta delle lezioni di ballo, con tanto di parrucche colorate e gonnellini!






Ci sarebbero anche il video, tanto della performance dell'Alpmarito che di quella del papà dell'amichetto del mio ricciolino biondo ma...non ho il permesso di pubblicarli, per ovvie ragioni!!!

C'è stata la trapezista (brava ma non quanto quella del circo di questa estate), il giocoliere, la piccola ballerina (avrà avuto cinque anni e faceva ondeggiare molti hula hop insieme, da favola!), la ballerina grande nonchè contorsionista (niente di stratosferico ma non male), il numero con i cagnolini ammaestrati impegnati in un breve siparietto ed in percorsi di agility...veramente bravissimi e buffi!

Poi siamo stati al parco giochi con amichetto e altri bimbi, perchè i piccoli non si stancano mai di stare insieme e girare in bici.
Io, manco a dirlo, a causa del vento freddo e della mia poca accortezza nel vestire, mi sono presa la tonsillite, finendo da martedì sotto antibiotico (e sempre martedì sera sono anche dovuta ricorrere al 118 per una grave reazione allergica, con tanto di iniezioni intramuscolari)...

"April non ti scoprir" ha colpito ancora!

E voi, avete già portato i bimbi al circo? Come è andata?

domenica 2 novembre 2014

Autunno

Autunno.

Tempo di castagne.
Da raccogliere nei boschi che si accendono di mille colori.



Tempo di caldarroste (magari la domenica pomeriggio, dopo un buon pranzetto e la Sagra del 
Pignoletto Rosso, come abbiamo fatto noi lo scorso fine settimana).







Oppure all'asilo, alla castagnata dei nonni (iniziativa bellissima che, a dire il vero, il nano non ha molto apprezzato, perché avrebbe voluto mamma e papà).

Tempo di cachi che maturano sui rami degli alberi da frutto.



Tempo di giochi in casa, davanti alla stufa.






Tempo di foglie colorate che ammiccano dalle vigne.



E pannocchie dorate.

 Tempo di polenta e cene con gli amici.

Tempo di corse in campagna, perdendosi tra sentieri dietro casa che neanche sapevi esistessero, solo tu e lui, insieme, almeno qualche ora.



 Tempo di feste di compleanno, a casa di amichetti del nano e tra i gonfiabili.


 Tempo di giochi scatenati e crescite sorprendenti.





 Tempo di colori, ancora e sempre.




Ed è bello vedere come si diverte, l'affiatamento con gli amichetti, sempre lo stesso gruppo nonostante la nuova scuola, la felcità di stare insieme e ritrovarsi.

E' confortante sapere che basta poco per stare insieme agli amici, vecchi e nuovi, grandi e piccoli,
 e stare bene.