Visualizzazione post con etichetta sport. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta sport. Mostra tutti i post

mercoledì 21 giugno 2023

La fine della scuola e l'estate che arriva

 21 Giugno 2023


Giornata internazionale dello yoga, che questa mattina ho celebrato con i 108 rituali "Saluti al sole".

Compleanno di mia suocera, con cui abbiamo brindato ieri sera.

E naturalmente, solstizio d'estate.

E' stato e sarà ancora un periodo intenso.

Il Ricciolino biondo, che ormai tanto biondo non è più, ha concluso il suo primo anno alle scuola medie con gite scolastiche, pic nic o panini al bar (con gli amici, con i compagni di classe, con i soli compagni  maschi ecc), tanta stanchezza, la nausea verso il regostro elettronico e le e-mail e la voglia di vacanza: tutto nella norma, insomma.

La pagella è stata ottima e ne siamo contenti perchè si è dato molto da fare organizzandosi bene con i numerosi impegni sportivi (allenamenti di sci nordico, arrampicata, nuoto, ciclismo e gare) e prestando attenzione in classe. 


Adesso la stagione ciclistica è ormai ben avviata e si susseguono gite in bici, allenamenti e gare su MTB e ST, a cui si alternano i pomeriggi di gioco con gli amici e le letture. Insomma: è finalmente estate per lui.

Orsetto e Principessa hanno concluso il loro percorso alla scuola dell'infanzia, con tanto di festa finale, consegna dei diplomini, pizzata con le maestre e merenda tutti insieme.

Stanno ancora frequentando ma siamo agli sgoccioli e presto si sposteranno al centro estivo.

A settembre inizierà l'avventura alla scuola primaria e, mentre vedo che loro sono pronti e guardano avanti senza timori, io penso a quanto mi mancheranno le chiacchere con le maestre, l'assenza di compiti, i lavoretti ed i disegnini (sì, gli stessi che dicevo che non sapevo più dove mettere) e la semplice spontanietà della prima infanzia.

Nostalgia canaglia, anche se rispetto al primogenito, non piango più e attendo i cambiamenti con più serenità.

Intanto, anche i piccoli continuano con il corso di ciclismo, i giri in bici, i giochi al parco e tanto altro, dopo un autunno - inverno - primavera con nuoto, arrampicata, sci nordico, musica e canto.


Ormai qualche mese fa abbiamo chiuso la stagione sciistica in bellezza, con gara sociale, pranzo in rifugio, salita in motoslitta per i bimbi e discesa in raspa per gli atleti.

Io, peraltro, dopo cinque anni dalla rottura del ginocchio, ho trovato il coraggio di tornare in pista e andare veloce come piaceva a me e l'iniziale timore si è sciolto come neve al sole, è proprio il caso di dirlo. Quanto mi era mancato lo sci di discesa, è impossibile da spiegare! 

Principessa ha partecipato per la seconda volta al Coro dei piccoli del paese, cantanto in occasione del concerto primaverile della banda insieme ai suoi amici "coristi", come già a Natale.

Poi, con Orsetto, si sono esibiti nel saggio di musica della scuola frequentata durante l'anno (presso la banda del paese limitrofo, tanto per mantenere namicizie ovunque ;-))

Ora cantano e strimpellano il mio pianoforte ed i loro strumenti in libertà, come vacanza vuole.



Anche per loro, naturalmente, ogni tanto ci sono le garette promozionali in bici, al seguito del fratellone.


E noi genitori? Siamo abbastanza stremati ma certo non ci fermiamo.

Tra escursioni, giri in bici, pranzi e cene in compagnia e il lavoro, siamo ben occupati e spesso molto assonnati.


Per la prima volta dalla nascita di Orsetto e Principessa siamo riusciti a concederci una notte fuori solo io e l'Alpmarito, seppur senza andare molto lontano, e ci siamo goduti una super cena e qualche ora tutta per noi, grazie al regalo di un amico prezioso e la disponibilità della nonna.

Dovremmo farlo più spesso, è certo.


L'orto ha ripreso vita e la maggior parte dei piantini sta crescendo bene. L'erba, invece, cresce fin troppo ed è tutto un tagliare , ahi ahi!



Abbiamo festeggiato il mio compleanno


 e stiamo organizzando i festeggiamenti per Orsetto e Principessa, che hanno già ricevuto in regalo una giornata alla Zoom Torino con la cuginetta.


Il caldo ha già iniziato ad infastidirmi quanto le zanzare ma, per ora, è ancora sopportabile e quindi non mi lamento.

E poi, in fondo, che estate sarebbe senza?




martedì 17 gennaio 2023

Notizie da casa e dal Natale che è trascorso

Non ho più scritto.Da molto tempo latito da questa pagina virtuale.

La quotidianità mi assorbe, eppur ne avrei, di pensieri da digitare.

Intanto un altro Natale è trascorso.

Ed è stato pieno.

Pieno di amici, di impegni sociali, di risate, di mangiate, di cori e canzoni, presepi, visite e sci nordico.

Soprattutto, però, è stato ricco di momenti insieme, noi cinque.

Che fosse per sciare o per preparare la casetta di pan di zenzero.




Per una visita culturale a due passi da casa...

O per vedere i presepi nel Borgo, tra cui quelli dei bimbi delle scuole dell'infanzia e primarie locali, Orsetto e Principessa compresi...

Tra pranzi e cene, non siamo mai stati troppo soli. Perchè Natale è stato il tempo degli amici e dei parenti.

Eppure non basta mai, perchè avremmo voluto vederne tante altre ancora, di persone con cui stiamo bene.

Principessa ha cantato nel coro dei bambini al concerto di Natale, il Ricciolino Biondo ha ricominciato con le gare, di sci nordico anzichè di bici, vista la stagione.

Siamo stati a numerosi concerti bandistici locali, agli spettacoli del teatro dei bambini di Ivrea e tutti e tre i bambini hanno ripreso gli allenamenti di sci, seguito il corso di nuoto e arrampicato in palestra (pure io,qualche volta, a dire il vero).

Orsetto e Principessa si sono dedicati anche all'avviamento alla musica, mentre io non ho mai smesso di praticare yoga e, naturalmente, di infornare.




Insomma, non siamo mai stati fermi, se non per guardarci un bel film, giocare insieme ad un gioco da tavolo o leggere davanti alla stufa accesa.

Certo, non è andato tutto bene.

Ci sono stati momenti tristi, per lutti e litigi, notizie belle ed altre brutte, però non ne voglio scrivere, perchè al domani guardo in positivo.

Abbiamo brindato al nuovo anno...


Cucinato biscotti da distribuire ai vicini...



..i bimbi hanno scartato tantissimi regali, mangiato dolci fino alla nausea e perfino salutato le Befane in scopa !



Siamo stati al Marché Vert Noël e ..

..ci siamo goduti la montagna...


e anche partecipato ad una corsa/pedalata benefica con il cappello da Babbo Natale..


Per chiudere, la Fiera di Sant'Orso a Donnas, in pratica la prima vista consapevolmente da Orsetto e Principessa, tra giovane età e chiusure Covid.



Il tutto non nell'ordine indicato, ma importa poco !

E ora? Caffè e via, nella vita.

E voi, come avete trascorso l'ultimo periodo?

martedì 19 novembre 2019

Il galateo del nuotatore educato in 12 punti

Nuotare mi piace, tantissimo.
Nuotare ha indubbi vantaggi e pure qualche svantaggio.
Nuotando, mi sento viva.

E' indubbio, però, che se tutti i nuotatori rispettassero alcune semplici regole, nuotare e frequentare le piscine sarebbe ancora più piacevole.
Ecco, allora, il mio personale e semi serio GALATEO DEL NUOTATORE

 

1. Non rubare la tavoletta altrui. 

In tutte le piscine sono a disposizione tavolette e pull buoy (ovvero quegli affari che si mettono in mezzo alle gambe per tenerle ferme e allenare le braccia).
Basta prenderli e appoggiarseli a bordo vasca, prima di tuffarsi.
Eviterete così di interrompere l'allenamento degli altri nuotatori più accorti, rubando loro la tavoletta proprio quando devono fare la vasca solo gambe e costringendoli a perdere tempo e prendere freddo per uscire a cercarsene un'altra.
Naturalmente, una volta finito di nuotare, tavoletta e ...utilizzati vanno riposti, non lasciati a formare una montagna a bordo vasca. Ricordatevi che i bagnini non sono facchini!

2.  Ricordate che la piscina è un luogo di allenamento, non un bar o casa vostra

Potete tranquillamente decidere di andare in acqua per nuotare solo una manciata di vasche, di nuotare in compagnia di amiche o di usare l'acqua come galleggiante mentre vi riposate ma ricordate: la maggior parte degli utenti va in piscina per NUOTARE, non per chiaccherare o stare a mollo, dunque evitate di formare assembramenti semi permanenti di amici a fondo vasca per chiaccherare o di distendervi in panciolle come sul divano di casa vostra.

3. Fate la doccia prima di entrare in acqua

Anche questa dovrebbe essere una regola sacra e scontata ed invece...non vi dico quante volte mi è venuta l'allergia in acqua (sì, avete capito bene, immersa nel cloro della piscina) perchè è entrato accanto a me un nuotatore o una nuotatrice evidentemente cosparso di profumo e/o olii o creme profumate, che non si era lavato via prima di entrare.
Senza considerare, ahimè, la puzza di sudore.
Ecco, anche no. Abbiate pietà degli altri e, soprattutto, delle regole dell'igiene.

4. Rispettate il ritmo altrui e scegliete la corsia adeguata al vostro livello

Non tutti nuotano alla stessa velocità, anche solo per una questione di stile scelto.
E' normale così.
Pero', prima di scegliere la corsia per il nuoto libero e/o partire ogni volta da bordo vasca, gettate l'occhio e valutate l'altrui ritmo, lasciando il passo a chi viaggia più veloce, per quella vasca o per tutte, a seconda dei casi, e scegliendola corsia adeguata al ritmo che pensate di tenere ed al vostro livello (veloce, medio o lento).
In alcune piscine, c'è una apposita indicazione sulle corsie, in altre no ma vale la stessa regola.
Ricordate che non c'è nulla di male ad andare piano, non è sintomo di vergogna, anzi.
Anche perchè vi garantisco che non è piacevole nè nuotare con qualcuno che ti sfiora continuamente i piedi perchè ti raggiunge mentre tu disperatamenti cerchi di accellerare il ritmo per non essere schiacciato, nè dover passare improvvisamente dallo stile libero alla rana per rallentare o, addirittura, doversi fermare a metà vasca ad aspettare che proceda quello davanti.

5. Prima di entrare in acqua, assicuratevi che gli altri nuotatori della corsia vi abbiano notato

Appoggiate con ordine ciabattine e tavoletta sul bordo, vicino alla corsia in cui entrerete, sedetevi un attimo sul bordo a sistemarvi gli occhialini, fate evenutale riscaldamento..quello che volete ma, mentre osservate il ritmo altrui per regolarvi come indicato al punto 4, fate registrare la vostra presenza agli altri nuotatori della corsia, così che si regolino di conseguenza.
Sembra inutile ma non lo è ed è meglio accorgersene prima di farsi male in uno scontro inatteso!

6. Non disturbate il nuotatore che nuota !

C'è chi nuota per restare in forma o mettersi in forma, chi per fare fiato, chi per sfogarsi e scaricarsi, chi per allenare specifiche parti del corso, chi per allenare il cuore, chi con tabelle da seguire e chi senza.
Non ha importanza, voi tenete a mente che ciascuno ha piacere di tenere il suo ritmo e di raggiungere il proprio obiettivo e dunque, se non è fermo a bordo vasca a guardarvi speranzoso, non cercate a tutti i costi di attaccare bottone.
Non è gradito!
Se invece lo fate e l'altro/l'altra gradisce, rinviate le chiacchere ad un caffè al bar post nuoto, anzichè formare il gruppetto vociferante di cui al punto due.

7. Virate e attrezzi sì, ma con criterio. Ovvero: occhio a non fare male agli altri

I nuotatori abituali arrivano ad un punto in cui decidono di cronometrare i propri sforzi o intensificare l'allenamento con l'ausilio di attrezzi o rendere più efficace la nuotata con le virate.
Capisco benissimo.
Pero' ricordate che non siete soli, in corsia.
Quindi virate a fine vasca, palette e/o pinne alle mani ai piedi, orologi sportivi al polso...fate quello che ritenete ma solo se siete in grado di farlo e usarli senza dare botte ai malcapitati nuotatori che vi passano di fianco o sono fermi a fine vasca!
Non conto più i lividi che mi sono ritrovata, soprattutto in testa o sulle mani, a fine nuotata, a causa di virate errate, orologi o pinne date in testa con bracciate troppo larghe o scompagnate.
Piuttosto allenatevi quando la corsia è libera o evitate (come peraltro faccio io).

8. Non ci si ferma a metà vasca nè in fondo in posizione centrale

Dovrebbe essere scontato eppure purtroppo non lo è.
Se dovete fermarvi, a meno che non vi colga un terribile crampo, fatelo a fine corsia e mettendovi bene di lato, possibilmente nell'angolo a destra, per non intralciare gli altri nuotatori.

9.  Sorpassi solo in sicurezza

Se tutti rispettassero le regole n. 4, 6  e 8, non ci sarebbe neppure bisogno di sorpassare ed invece...
Io adoro sorpassare e non mi da alcun fastidio venire sorpassata, anzi, se capita registro chi è stato e dalla vasca successiva lo faccio sempre passare avanti.
Sorpassare, però, non vuol dire tirare botte sul fianco al nuotatore sorpassato o fare un frontale con quello che sopraggiunge dalla corsia opposta, quindi fatelo con prudenza e solo se è possibile senza danni.
E ricordate: prima o poi capiterà anche a voi di essere sorpassato e sorpassare, quindi comportatevi come vorreste che facessero gli altri con voi.

10. Mantenete il senso di marcia giusto e non invadete la corsia opposta.

La linea centrale blu e i galleggianti laterali servono a questo: a delimitare corsie e senso di marcia e a servire da linee guida per mantenere l'allineamento mentre si nuota.
Dunque guardatele e viaggiate sempre il più possibile vicini al bordo esterno, senza mai oltrepassare neppure con le bracciate  o i piedi (ad esempio mentre nuotate a rana) la linea mediana.
E controllate il senso di marcia tenuto dagli altri utenti della piscina e della corsia, prima di tuffarvi, così da adeguarvi ed evitare di nuotare contromano.
Vi garantisco che succede, eccome.
Tenete presente che ci sono due criteri di norma utilizzati dagli utenti:
 - o nuotare partendo dalla corsia a destra e ritornando su quella di sinistra, ovvero in circolo e in direzioen antioraria, tenendo sempre la destra, che è il sistema  più diffuso e quello da usare obbligatoriamente se si è in più di due (questo però vale in Italia, perchè so che in altri stati europei e non si viaggia in senso orario o in una corsia orario ed in quella di fianco antiorario ecc.);
oppure, se si è solo in due, dividendo la corsia in due nel senso della lunghezza e viaggiando avanti e indietro ciascuno sempre nella sua metà;
Immaginate di essere in auto: viaggereste in contro senso o a metà strada? No vero? (Si spera!). Tenete la destra? Sì, vero? (Si spera!).
Fate lo stesso in acqua.

11. Sorridete e chiedete scusa

Nonostante le migliori intenzioni, l'attenzione e l'osservanza scrupolosa delle regole, può comunque capitare di intralciare o urtare gli altri nuotatori.
Ebbene. Scusatevi e sorridete e sorridete e siate clementi con chi si scusa.
Anche perchè capita a tutti, prima o poi, di sbagliare o essere vittima di errori e un pò di gentilezza distende gli animi e rende più piacevole la permanenza in piscina e la condivisione degli spazi.

12. Non riempite docce e pavimenti di capelli !

Ora, io ho i capelli lunghi e ne perdo tantissimi, perciò sono certa che molti finiscano ad intasare la doccia della piscina o per terra mentre li asciugo e che, come a me, capiti a moltissime altre donne e pure a qualche uomo.
In parte è inevitabile, in parte no, se ci sforziamo tutti di raccogliere con la mano i capelli e gettarli nei cestini o nel water, toglierli dal filtro della doccia prima di uscire e gettarli nei cestini o nel water e fare lo stesso con quelli che rimangono su pettini e spazzole.
Perchè non so a voi, ma a me fa abbastanza schifo trovarmi un sacco di capelli miei e altrui sotto le ciabatte e sui piedi, dopo doccia e vestizione.

E ora, a voi la parola: altro da aggiungere?
Confessate: voi quale regola /e rispettate meno ?

lunedì 28 ottobre 2019

Antigravity yoga o aerial yoga, una nuova passione

Chi mi legge su Instagram e su Facebook già lo sa: ho una nuova passione.

Non potendo per ora tornare a correre (ci ho provato, ma dopo 15 giorni i dolori al ginocchio sono diventati intollerabili), riuscendo solo saltuariamente ad andare a nuotare ma avendo l'assoluta necessità di muovermi e, soprattutto, alleviare il mio mal di schiena,ho deciso di affiancare all'arrampicata in palestra con la famiglia ed alle escursioni estive in montagna, un nuovo sport: l'antigravity yoga o aerial yoga.


Leggendo qua e là ho scoperto che si tratta di una disciplina inventata nel 2007 dal famoso ginnasta, ballerino e coreografo americano Christopher Harrison, che nel 1999 avrebbe progettato la prima amaca soft touch.

In pratica, si eseguono una serie di asana e posizioni prese dal pilates, dallo yoga, dalla ginnastica artistica e dalla danza, con l'ausilio di un'amaca in tessuto appesa al soffitto, a poca distanza da terra.
Dello yoga, a dire il vero, io ho trovato soprattutto la ricerca dell'allungamento e della flessibilità, del rilassamento - e quindi una liberazione dallo stress e dall’affaticamento mentale -, della concentrazione nel "qui ed ora" e l'attenzione al respiro, mentre per il resto mi sembra più fitness che  yoga vero e proprio nell'accezione più comune del termine.


La lezione di solito dura un'ora circa e comprende una prima parte di asana di riscaldamento con l'ausilio dell'amaca, posizioni più impegnative che lavorano su muscoli addominali, glutei, interno coscia, spalle, braccia e lombari, per poi terminare con il rilassamento guidato, avvolti e coricati nell'amaca come in un baccello.

A me ha conquistato fin dalla prima volta che ho avuto la possibilità di provarla, nel corso di una manifestazione sportiva aperta nel mio paesino valdostano.


Perchè mi piace?
Perchè permette di fare esercizio muscolare mirato divertendosi, ovvio!!!
Infatti le posizioni un pò acrobatiche permettono di sperimentare sensazioni nuove, che distraggono dalla fatica ed impegnano la mente nel qui ed ora, un po' come nel Vinyasa Yoga.


Sei concentrato ma nello stesso tempo sospeso, a volte sembra di volare con il corpo, nelle inversioni, lasciandoti andare a testa in giù, impari a fidarti delle tue capacità e del tuo corpo, in alcune posizioni allunghi tantissimo ed in modo profondo la schiena, rilassi la cervicale ed i lombari, riallinei le vertebre, sfidi la gravità scaricando il peso sull'amaca.
Secondo me si acquisisce miglior equilibrio e percezione del corpo, oltre che fiducia nelle proprie capacità.
A volte ci si sente artisti circensi, altri si fatica come in una palestra tradizionale, altre ancora ci si sente accolti come in un abbraccio dal tessuto, altri, infine, si sbaglia e si rimane incastrati nel tessuto !

Sui benefici e le controindicazioni di questa disciplina basta leggere uno qualunque dei siti on line che ne parlano, dunque non sto qui a elencarveli.
Io d'altronde non sono un medico e posso parlare solo della mia esperienza:  da giugno ad oggi, posso affermare che ha migliorato tantissimo il mio mal di schiena, dovuto a contratture e piccole ernie e a scarso esercizio dei muscoli lombari, senza peraltro farmi venire male alla cervicale, come temevo.
Inoltre gli addominali sono tonici ed io vado ad ogni lezione piena di entusiasmo.
Insomma: un successo!

La mia insegnante (una per max 6 - 8 persone), è una ragazza piena di vitalità che viene dalla danza e ci  segue molto attentamente e in poco tempo sono passata dal corso base a quello intermedio e, talvolta, avanzato, da quanto ho capito grazie soprattutto alla capacità di presa delle mani che forse mi viene dall'arrampicata (per quanto non riesca mai ad andare ad arrampicare quanto vorrei!)

Unico contro a mio parere? Devo assolutamente praticare a stomaco vuoto, ma neanche troppo.
Se vado alle sette di sera, non devo aver mangiato nè bevuto caffè dalle 14, altrimenti mi viene la nausea, però neanche aver fatto un pranzo troppo leggero, altrimenti di nuovo nausea, perchè comunque si sta molto a testa in giù.
Le altre "alunne", però, non sembrano patire così tanto di stomaco, quindi forse è solo un problema personale..
Invece non ho patito eccessivi giramenti di testa, neppure d'estate con il caldo (avevamo comunque l'aria condizionata) e nonostante soffra di pressione bassa.
Certo, cerco di fare attenzione a "tornare su" con calma e controllo, anche se quasi mai ci riesco.

Pericoli? A mio parere, se si è in buona salute, nessuno di particolare, anche perchè eventuali cadute non avvengono da molto in alto!

E voi, lo avete mai provato? Vi ispira?
Io lo consiglio.

(No, non è un post sponsorizzato!!!)

lunedì 14 ottobre 2019

Nuoto dunque sono

Nuoto dunque sono


Ho portato il ricciolino in piscina e, per un fortunato incastro, sono riuscita a nuotare un’oretta anche io.
E mentre nuotavo, pensavo a come il nuoto sia una delle costanti della mia vita, pari forse solo alla frequentazione della montagna.

Nuotavo quando ero piccina, con il giubbotto salvagente o i braccioli, al lago e al mare.
Nuotavo da bambina, nella piscina comunale, in corsi collettivi con un’insegnante severissima che non scalfiva il mio divertimento.
Nuotavo alla scuola elementare, con il maestro Marcello, che era anche istruttore di nuoto e che ci portava tutti gli anni per dieci lezioni.
Nuotavo mentre facevo anche danza classica.
Nuotavo quando ormai avevo lasciato la danza e facevo scherma.
Nuotavo quando alla scherma si era unito il pianoforte.
Nuotavo quando mia madre incinta del mio fratellino mi guardava dalla gradinata.
Nuotavo quando mio fratello maggiore aveva già smesso da un pezzo e il piccolo iniziava a camminare.
Nuotavo da ragazzina, con la scuola media, al lago d’estate, in corsi collettivi in piscina.
Nuotavo quando iniziavo ad avere il ciclo e a chiedermi come conviverci in acqua.
Nuotavo anche se mi faceva venire l’otite.
Nuotavo anche quando soffrivo spesso di sinusite.
Nuotavo durante la mia prima vacanza senza genitori, ospite di un’altra famiglia al mare.
Nuotavo al liceo, con la classe, alle gare di istituto, interscolastiche e provinciali, ma anche il pomeriggio dopo la scuola o il sabato mattina, che ci fossero amiche oppure no.
Nuotavo nel periodo dell’Universita’, nelle piscine di Torino qualche volta, quando tornavo a casa sempre, sfruttando le ore di “nuoto libero” e gli abbonamenti scontati per studenti.
Nuotavo mentre quasi tutto il mio tempo libero era impegnato con quello che ora è mio marito, ad arrampicare in palestra o in falesia.
Nuotavo nel periodo della pratica forense, tre volte a settimana in pausa pranzo, andando e tornando a piedi, trangugiando un panino al volo nel tragitto.
Ed era bello perché si era formato un bel gruppo di amici, tra i frequentatori abituali della piscina, a forza di macinare bracciate fianco a fianco nella pausa risicata. Ci chiamavamo “i giannuotatori” e qualcuno ancora lo sento.
Nuotavo ogni volta che ne avevo l’occasione, nel weekend o nelle serate libere, quando lui non era a casa o avevamo bisogno dei nostri spazi.
Nuotavo tanto mentre studiavo per l’esame da avvocato, prima lo scritto, poi l’orale, l’ansia da smaltire, in qualche modo.
Nuotavo mentre iniziavo la professione, ancora in pausa pranzo, ancora tre volte a settimana, spesso con i giannuotatori.
Nuotavo mentre speravo nell’arrivo di un bambino.
Nuotavo incinta, dalla prima settimana all’ultima, che tanto il fagiolino non voleva saperne di uscire e bisognava stimolarlo.
E lui, che non sentivo mai muovere, in acqua sembrava ballare di gioia.
Nuotavo senza prendermi alcuna infezione come temeva il ginecologo, senza sentire dolori o contrazioni ma moderando lo sforzo quel tanto che bastava.
Nuotavo da neomamma, ritagliandoli uno spazio di cui avevo un disperato bisogno.
Nuotavo dopo il corso di acquaticita’, poche vasche rubate mentre il papà lavava e rivestiva il ricciolino.
Nuotavo durante i suoi primi corsi di nuoto senza genitori, nella corsia di fianco, sbirciandolo con orgoglio.
Nuotavo mentre speravo in un’altra maternità che sembrava non sarebbe mai arrivata.
Nuotavo dopo ogni mese trascorso senza novità, per vincere la delusione è sentirmi forte, ancora.
Nuotavo dopo il test positivo, in attesa della visita e pure dopo, pur avendo saputo che erano due o forse, proprio per questo.
Nuotavo in gravidanza, finché me lo hanno consentito.
Nuotavo dopo il parto, ormai raramente ma intensamente.
A pensarci bene, nuotavo anche nella pancia di mia mamma, 
come dicono facciano tutti i fagiolini nel loro liquido amniotico.
Nuoto ancora, quando posso.
È cambiata la frequenza e la velocità, non le sensazioni e la voglia di nuotare.
Nuoto e ogni volta, è come se non avessi mai smesso.

Nuoto e intanto penso.
Nuoto dunque penso.
Cogito, ergo sum.
Nuoto, dunque sono.


Sono, e penso che finché potrò andare a nuotare, continuerò ad essere io.

martedì 19 marzo 2019

Ultimamente...tra febbraio e marzo

Ultimamente...tra febbraio e marzo


Ultimamente sono nati due nuovi cuginetti nella nostra grande famiglia: una l'abbiamo già conosciuta, l'altro andremo a trovarlo a breve.

E' stato tenero vedere Orsetto e Principessa alle prese con la neonata, accarezzarle i piedini, dire "ssst" con il ditino sulla bocca quando dormiva, cercare di darle il loro ciuccino, prendere per mano me e il papà per portarci a vederla, indicare "sua mamma" e "suo papà" guardando i suoi genitori, osservarla un pò stupiti un pò curiosi.

Ultimamente i fiori sbocciano e con essi quella voglia di fare e uscire tipicamente primaverile, ma anche l'irrequietezza e la sonnolenza primaverili: non per nulla si dice "marzo pazzerello" e "aprile dolce dormire", no?



Ultimamente c'è stato il Carnevale, anzi, i carnevali, ma di quelli ho già scritto (qui).

Ultimamente è terminato il corso di sci di fondo del ricciolino, e con esso le mie sciate e le "prove di sci" dei gemelli, anche perchè la neve quest'anno si è fatta desiderare.
I due allenamenti a settimana sono stati faticosi come gestione ma il Ricciolino, all'inizio un pò titubante, alla fine si è detto molto soddisfatto, sia dell'intensificarsi del corso che delle due gare a cui ha partecipato.
Presto andremo all'aperitivo - festa di chiusura della stagione.

Parallelamente, all'orizzonte vi è già l'inizio della stagione di MTB: ho partecipato alla riunione iniziale, oggi stesso andremo a far provare al ricciolino la bici più grande e ci prepariamo ad un'altro periodo di allenamenti ed ai fine settimana in gara o in gita con il club.


Anche i piccoletti stanno viveno una parentesi sportiva, visto che finalmente siamo riusciti ad incastrare il loro secondo corso di acquaticità, in vasca con me e l'Alpmarito.
Al momento, dopo due delle sei lezioni, paiono entusiasti e si buttano senza paura, mentre il grande sguazza nella parte di vasca dei bambini non riservata ai corsi e ci aiuta.
Noi genitori, intanto, ci facciamo venire il mal di schiena e, vista la temperatura di acqua e aria, la sauna è inclusa nel prezzo, ma va bene così.


Ultimamente ci sono stati i colloqui individuali alla scuola primaria, dopo la pagella del primo quadrimestre, ed al nido.
Sono andati tutti bene. Ho apprezzato, soprattutto, vedere che le educatrici conoscono bene i miei bimbi e sanno come prenderli e, per il Ricciolino, che ora vada a scuola decisamente più tranquillo. Non che non preferisca le vacanze e abbia voglia di entrare al mattino, intendiamoci, però poi racconta di più e più contento dell'anno sua giornata, come se gli pesasse meno che lo scorso anno.

Ultimamente le giornate si allungano e la luce favorisce il ritorno a parchi giochi e passeggiate pomeridiane, dopo l'uscita da scuola. E per i bambini, questo è un bene.



Ultimamente stiamo finalmente finendo i lavori a casa e ufficio.
E iniziamo a vedere la luce in fondo al tunnel, dopo anni e anni di incubo cantiere.

Ultimamente abbiamo passato un bel sabato pomeriggio di marzo con i nostri amici emigrati ad Edimburgo, che sono venuti a trovarci con la loro bimba, coetanea di Orsetto e Principessa.
Ed è stato bellissimo vedere i nostri figli insieme e poter di nuovo chiaccherare dal vivo, anzichè solo via skype.

Ultimamente il Ricciolino e l'Alpmarito stanno seguendo un corso in tre serate sulla "manutenzione della bicicletta" e lo trovano pure molto interessante...boh!


Ultimamente io ed il Ricciolino siamo stati al teatro dei bambini del Giacosa due volte con le amiche mamme ed i loro figli.
Sono sempre spettacoli ben fatti, con giovani attori davvero capaci ed è un piacere guardarli e poter stare insieme alle mie amiche.
Sono serate che ci vogliono!

Ultimamente ho di nuovo tagliato un pochino i capelli e li ho fatti ramati.

Ultimamente una domenica siamo stati a pranzo da un'amica e collega, con anche mio fratello e le sue figlie: abbiamo mangiato benissimo, il tempo era praticamente estivo, la casa era arredata e restaurata con molto gusto, i bambini hanno giocato tutti quanti in allegria e, insomma, ci siamo proprio divertiti.


Ultimamente è passato troppo tempo dal mio ultimo "ultimamente" !
Qui invece trovate gli "ultimamente" della scorsa primavera ed estate.