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giovedì 7 gennaio 2016

Della nostalgia post epifania e dell'incanto dei presepi

Rimuovere gli addobbi disposti in casa con tanta cura appena un mese fa, mi mette sempre molta nostalgia.

Una malinconia dolce, consapevole, ma pur sempre malinconia.

E allora, per scacciarla, perché non ricordare i bellissimi presepi visti durante una passeggiata nel borgo di Bard (AO).

 

Ormai questo paesino e' famoso per il suo Forte (quello delle scene iniziali di "Avengers - Age of Ultron", tanto per capirci), diventato un apprezzato polo museale, però nel periodo di Natale, si arricchisce anche di tanti graziosi presepi, la sera suggestivamente illuminati, di tutti i materiali, fogge e dimensioni...

...dentro l'acqua, nelle numerose fontane ......

..e fuori, sui davanzali delle case e nelle nicchie delle mura.

 

Perché si può credere o no nel significato religioso del Natale, però l'incanto che può regalare uno dei suoi simboli, secondo me, rimane sempre, soprattutto se frutto di creatività e impegno.

 

Piaceranno anche ai bimbi, garantito!!!

P.s. Ci sono molti parcheggi liberi nelle vicinanze nel borgo, che percorre pedonalmente, anche con i passeggini (il traffico veicolare e' riservato ai residenti è possibile solo durante alcune fasce orarie, dunque i bambini possono muoversi senza pericolo). In massimo dieci minuti, in salita, si raggiunge anche il Forte, dove ci sono sempre mostre temporanee, oltre al Museo delle Alpi ed alle piccolo museo "Alpi dei ragazzi".

mercoledì 23 dicembre 2015

Un po' Grinch, un po' bambina, auguro a tutti buon Natale.

Nonostante il Natale sia ormai prossimo, quest'anno fatico ad entrare nello spirito e nell'atmosfera.
Intendiamoci: ho comprato i regali, dispenso auguri e sorrisi, ho fatto qualche telefonata (anche se sono ben lontana da aver spuntato tutta la lista e forse non lo farò mai), porto il ricciolino sul trenino di Natale del paese dopo la scuola ed in piazza per incontrare gli aiutanti di Babbo Natale ecc.


Mi fa piacere pensare di staccare qualche giorno dal lavoro e di stare in compagnia di parenti, nonchè la prospettiva di piatti prelibati.
Però, però...mi infastidiscono il traffico, i regali di circostanza, gli auguri di gente che non senti e frequenti tutto l'anno, le corse da una casa all'altra che ci aspettano..

Forse è solo che sono cresciuta e ho perso la magia,
forse è perchè i desideri non si avverano solo perchè è Natale, non i miei almeno, f
orse è il pensiero di quel che è accaduto a Parigi e potrebbe accadere ovunque,
forse è la crisi economica, al di là delle perle di speranza ed ottimismo che dispensa il c.d. Premier, forse è la famiglia non unita come in passato e come vorrei tanto...

Forse è la vita.

Fatto sta che sempre di più, anno dopo anno, nella testa progetto fughe dal Natale come nel romanzo di Jhon Grisham dal titolo, appunto "Fuga dal Natale" (se non lo avete ancora fatto, leggetelo, è davvero divertente).

Non che lo odi o che mi infastidisca l'entusiasmo di alcuni, al contrario, mi fa piacere vedere e frequentare chi ne esalta la magia e mi sento nostalgica.
Non so se questo sentimento sia diffuso o comune, io sento tanti adulti parlarne ed esternarlo ma non so se sia solo una moda o una forma di consolazione.

Persino alla recita di Natale della materna, dopo non avevo nessuna voglia di chiaccherare e mangiucchiare.
Va bè, avevo la febbre ed appena iniziato con gli antibiotici, però vi dico solo che ho accettato con rassegnazione di non poter filmare o fotografare decentemente i bimbi, a causa dei soliti nonni e/o genitori maleducati che si alzano in piedi e piazzano davanti a tutti.

In tutto questo, comunque, c'è il conto alla rovescia del ricciolino biondo,




c'è stata la recita con spettacolo delle ombre e tante canzoni di Natale...

























...e per fortuna nella scuola del nano il problema presepe sì o no non se lo pone nessuno e pizzette e salatini convivono tranquillamente con thè e caffè preparati alla moda dei paesi arabi...

..ci sono le letture della buonanotte nel lettone, ovviamente a tema natalizio ed in compagnia di soffici amici...
..i giri sul trenino e le cene con gli amici..
..e domenica, non potendo uscire causa malanni, anche i biscottini natalizi che ci siamo messi a preparare con la nonna.


Che poi, sono gli stessi che lo scorso anno avevamo preparato all'Epifania, solo decorati con Babbo Natale, l'abete decorato e i pacchettini o con forme "di stagione", cosparsi di zucchero a velo, cannella o con sciroppo di ribes rosso.
Qui trovate la ricetta, se volete.






 L'idea era di preparare dei pacchettini per distribuirli tra amici e parenti ma...di tre teglie il lunedì sera erano avanzati due biscotti di numero!!!
"Cotto e mangiato", come direbbe la Parodi!

E, infine, ci sono i momenti di gioco insieme, di quello che piace a me, creativo e divertente.
Anche il Lego, si veste di magia.


 Avrebbe dovuto essere Babbo Natale, invece sembra più un robot, ma a noi piace lo stesso!


Visto che slitta spaziale ?!?

 Insomma, cerco di pensare positivo
e vivo l'attesa del Natale 
attraverso il luccichio negli occhi di mio figlio 
ed il suo sorriso ingenuo.

Buon Natale amiche / i, blogger o no.

Vi auguro buone feste, con questa canzone natalizia che, tra quelle scelte dalle maestre quest'anno, è piaciuta di più a me ed al ricciolino biondo: "Si tuos les sapin" di Anny et Jean Marc Versini.


da "Youtube".



lunedì 19 maggio 2014

Creatività e riciclo - parte seconda

La scorsa settimana vi avevo raccontato del nostro primo approccio ai colori a dita e della bella iniziativa del nido del nano, per insegnare a non sprecare e a ricreare (http://www.mammavvocato.blogspot.it/2014/05/creativita-e-riciclo.html).
Qualche sera fa abbiamo fatto il bis, dedicandoci a creare originali cornici con materiale di recupero e devo ammettere che io ci ho preso gusto, tanto da riuscire a realizzarne due, ovviamente secondo le indicazioni e preferenze del nano che, tra una corsa con gli amichetto e l'altra, si è divertito ad incollare sassolini, a scegliere le foto, ritagliare il cartoncino e decidere sagome e piccoli ornamenti.
Ed ecco il risultato di tanta fatica!
Anche il retro vuole la sua parte, no?
(Il foglio bianco serve solo a coprire la foto, che in questo caso ho incollato direttamente sul cartone)
Vi piacciono? Quale preferite?
La seconda, visto il suo peso specifico (si capisce che il nano adora i sassolini, vero?!), dovremo appenderla, magari vicino alla porta di ingresso, per dare il benvenuto ad amici e visitatori!
La mia ammirazione per l'entusiasmo, la passione, l'amore per i bimbi, la creatività e la pazienza delle maestre (o educatrici, come si dice adesso), cresce di pari passo con queste iniziative e con la scoperta dei meravigliosi "lavoretti" che eseguono con i "loro bimbi", come questo:

Un bel lupo nero, per esorcizzare le paure dei bambini giocando con favole e travestimenti...
Che dite, mi dona eh?
Inutile aggiungere che, da quando hanno dato avvio al "progetto lupo", il nano ha due amichetti immaginari lupacchiotti, "ma buoni però", battezzati "Tommy e Jelly"!
P.s. Voi lo sapevate quanti oggetti e decorazioni si possono creare e aggiustare con la colla a caldo?? Io no ed e' stata una rivelazione!

domenica 5 gennaio 2014

Tutta colpa della luna

Sono stata lontana dal blog e dalla rete per tutto dicembre, salvo qualche sporadica capatina per immagini.
E' giunto il momento che vi spieghi il perché.
Nonostante i miei propositi di ottimismo, il 2014, sino ad oggi, non è iniziato sotto i migliori auspici, così come queste feste di Natale e Capodanno, che non credo proprio ricorderò con molto piacere.
Diciamocelo: le feste prolungate, con la chiusura di nido/ asili / scuole, per le madri che lavorano, soprattutto se non possono prendersi ferie per il tutto o gran parte del periodo, sono una catastrofe.
Alle incombenze, anche piacevoli, dei preparativi di cene, pranzi, regali, auguri, si aggiungono le solite mansioni domestiche, la necessità di intrattenere il pargolo, spesso in casa, data la stagione poco propizia, e incastri impossibili tra lavoro e nonni. Che se non ci fossero loro sarei spacciata.
In pratica di ferie ne ho fatte ben poche e con l'angoscia delle scadenze che si accumulano e di ciò che mi aspetta.
Se avete visto il film di Natale delle Mamme Imperfette e avete presente la canzone nel supermercato, ecco, io la penso così. Peccato che poi quelle mamme di tempo per trovarsi, chiacchierare e fare tutto sembrino averne tantissimo e i loro mariti si dimostrino almeno una volta, perfetti. Non so da voi, ma qui non abbiamo di queste fortune.
Riassumendo: l'Alpmarito ha lavorato 6 giorni su 7, festività di Vigilia, Natale, Santo Stefano, Ultimo e Primo dell'anno compreso. Il lavoro stagionale non ne tiene conto e durerà poco, perciò ci siamo adattati e meno male che lo ha trovato, così tiriamo il fiato per un paio di mesi.
In compenso però, la sua saltuaria presenza non ha giovato al clima di festa.Mi è mancato tantissimo.
Comunque: siamo sopravvissuti (con un paio di chili in più, però) a cinque cenoni/ pranzo i consecutivi, un non stop tra tavola e parenti dalla sera della Vigilia alla sera di Santo Stefano. Dura, durissima. In un caso mi ha salvato una bottiglia di vin Sauternes che mi sono bevuta quasi da sola, rivendicandola con le unghie, grazie alla quale ho vissuto momenti di leggerezza anche parlando con la suocera.
J'adore le Vin Sauternes!



E' stato triste festeggiare separatamente, per la prima volta, con mio padre e mia madre, però le tavolate sono state sempre allegre, piene di parenti, di amore, di affetto e di voglia di stare insieme, oltre ad un discreto casino. Ormai i bambini sono tantissimi e abbiamo toccato punte di 40 persone nella stessa stanza (tutti parenti stretti!).
E poi le decorazioni ed i colori del Natale, una gioia per gli occhi ed il cuore.




Attraverso il nano e le mie nipotine ho ri- vissuto la magia dell'attesa, lo stupore di fronte ai doni, la malia dei canti di Natale, l'entusiasmo e l'eccitazione nello spacchettare i regali, la voglia di giocare, giocare e giocare ancora con i doni nuovi portato da Babbo Natale, le mani e il faccino impastati a ogni ora del giorno di zucchero a velo, panettone, pandoro e biscottini divorati voracemente e con mugoli di soddisfazione, le luci colorate riflesse sui loro visi....momenti di incanto, che ho immortalato poco per godermeli dal vivo con tutto il cuore.


Ho " sentito" il tempo passato, il passaggio di testimone da me al nano, io non più bambina, almeno fuori (anche se dentro sotto le feste e non solo cerco di rimanerlo il più possibile), ma mamma, a giocare un ruolo diverso mentre il nano si gode l'attesa e i doni..forse perché è il primo Natale di partecipazione attiva e consapevole del nano.

E poi lavoro e lavoro, a Capodanno una pizza e a nanna, perché il giorno dopo la sveglia dell'Alpmarito suonava alle 6.30 come tutte le mattine e le amicizie sono cambiate.
Alcune perse per strada, altre con esigenze simili alle nostre ma non si è combinato. E va bene lo stesso, la fine dell'anno mi ha sempre intristito, intrisa come e' di facile e non sempre sincera allegria e speranza e di difficili bilanci, che da anni non ho più voglia di fare
Quest'anno, però, ho telefonato o messaggi alto solo alle persone veramente care, quelli che non si sono dimenticati di noi mai, anche se a volte si fa fatica a trovare il tempo per sentirsi.
Al diavolo le convenzioni che succhiano il tempo già risicato.
E poi l'Alpmarito si è scottato il braccio e l'addome con la pentola di acqua bollente della pasta, ustione di secondo grado e una intera serata al pronto soccorso, inutile perché dopo diverse ore in cui nessuno si era degnato di visitarlo e medicarlo, ce ne siamo tornati a casa e ci siamo arrangiati con preziosi amici medici e un ex medico di famiglia per fortuna disponibilissimo. Alla faccia di tutte le tasse che paghiamo.
Fortuna che l'Alpmarito e' stato bravo ad evitare che ad ustionarsi fosse il nano ed entrambi avevamo fatto i corso di primo soccorso, così avevamo una vaga idea di cosa fare nell'immediato.
E poi alla nonnina e' tornata la febbre alta, il nano ha battuto seriamente il nasino mentre era dai suoceri, io sono caduta dalle scale, rimediando, fortuna nella sfiga, solo qualche livido. E anche alle persone intorno a noi non è andata molto meglio.
Mio zio, dall'alto dei suoi ottantacinque anni e della sua saggezza contadina, però, ha sentenziato:
"Niente paura, il 2014 non c'entra nulla,in realtà non è ancora iniziato perché c'è ancora la luna vecchia. Fino a che non cambia la luna, siamo ancora nel 2013, con il suo carico di sfighe."
Luna vecchia, per favore, vattene che è meglio.