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mercoledì 4 settembre 2019

Val d'Ayas, il Ru Courtod nelle 14 gallerie dal Col de Joux (AO) a Barmasc, con i bambini (o la MTB)

Nel mio ultimo post vi ho raccontato una parte dell'escursione che costeggia il Ru Courtod, in Val d'Ayas e spiegato brevemente nascita e funzioni dei ru.
In particolare, vi ho descritto e mostrato il tratto che da Barmasc conduce alle sorgenti del Ru Courtod, attraverso boschi, pascoli e alpeggi.

Oggi, invece, voglio scrivere del primo tratto del Ru Courtod o Ru Courtaud,
dal Col de Joux , metri 1640, nel Comune di Saint – Vincent (AO), a Barmasc, mt. 1898 metri


L'escursione, grazie ad un dislivello positivo di soli 248 metri, è quasi in piano, salvo la breve ma ripida salita che conduce al pozzo piezometrico ed alla centrale dell'acqua.

Una camminata facile e adatta anche ai bambini e molto apprezzata dai bikers, adulti e bambini (ma con un po' di esperienza) in MTB. 


Il primo tratto è percorribile comodamente con passeggino da trekking o con il nostro carrello doppio da bici.
La passeggiata comincia su una stradina sterrata


 che conduce, in circa 30 minuti con i bambini piccoli,
 alla prima delle 14 gallerie, tutte di diversa lunghezza, da pochi metri a quasi 300 metri, che poi si susseguono a breve distanza l'una dalle altre.
Il buio e il fresco delle gallerie rendono il percorso entusiasmante e avventuroso pr i bambini, soprattutto se coinvolti come piccoli esploratori, con torcia o pila frontale.





Lungo il percorso sono disseminate panchine in legno per la sosta,  punti panoramici e, talvolta deviazioni esterne alle gallerie, una EE, le altre facili.
Punti panoramici
Alcune gallerie possono essere aggirate con passaggi esterni, alcuni semplici altri piu' impegnativi





Una delle deviazioni esterne








Finite le gallerie, tutte percorribili con il passeggino da trekking, si prosegue sulla sterrata che diventa sassosa e scomoda per il passeggino ma ancora fattibile fino all'attraversamento del ruscello 



La strada sterrata si fa più sconnessa


e all'ultima salita sotto il pozzo piezometrico dell'acquedotto, dove vi sono altre due panchine per soste, una subito prima del tornante e una sul tornante a destra.
 
La svolta sotto il pozzo piezometrico, ove la strada sterrata si trasforma nel sentiero



Il sentiero verso la centrale dell'acqua

Qui la strada diventa un ripido sentiero che in 15 minuti conduce sopra la presa dell'acquedotto, alla centrale, e quindi non è percorribile con il passeggino.

Dalla centrale, in cinque minuti in discesa sul sentiero con accesso un po' nascosto proprio a destra dietro l'edificio, si giunge in un piacevole boschetto a intercettare con un ponticello di legno e poi costeggiare il ru, finalmente allo scoperto ma nel primo tratto, fin quasi a Barmasc, prosciugato.
Il ponticello nella discesa dalla centrale al rou courtod scoperto

L'ultimo tratto del rou courtod, ora allo scoperto
La discesa verso il ru, tuttavia, si puo' fare con il passeggino utilizzando la strada sterrata anzichè imboccare il sentiero.

Consiglio pertanto, se possibile, di portare a mano il passeggino chiuso, se possibile, ed in braccio i bambini piccoli per il tratto in salita/discesa, se si vuole arrivare fino al Pian delle Signore a Barmasc o oltre, alle sorgenti.


Anche solo percorrere le 14 gallerie in andata e ritorno, comunque, merita l'escursione ! 

Vista verso il lago di Brusson


Piccoli escursionisti e speleologi !!!
 I punti forti dell'escursione sono certamente le gallerie, avventurose per i bambini ed inusuali, l'assenza di difficoltà particolari, la percorribilità in passeggino da trekking e/o in MTB e la vista a tratti sul fondo valle e sulle montagne.




I contro: il ru Courtod fino quasi a Barmasc non si vede, essendo stato interrato e poi, nel primo tratto, è praticamente prosciugato. Diversa la seconda tratta del percorso, da Barmasc alle sorgenti.
Inoltre, non ci risulta ci siano navette o bus che possano portare da Barmasc al Col de Joux (arrivano solo o a Champoluc o Brusson), evitando cosi' il ritorno.


Quanto ai tempi di percorrenza, noi abbiamo impiegato un totale 3 ore con i bambini di due anni che hanno a tratti camminato e giocato e la sosta per il pranzo al sacco, idem al ritorno.
Dunque con bimbi piu' grandi considerate dimezzati i tempi.

Dislivello: Col de Joux, metri. 1640, nel Comune di Saint – Vincent (AO), Barmasc, mt. 1898 metri, dunque + 248 metri.



INFO UTILI
Per raggiungere il Col de Joux, si consiglia l'uscita Chatillon-Saint Vincent dell'autostrada Torino - Aosta. Proseguire poi per il Saint - Vincent e seguire le indicazioni per Col de Joux, strada abbastanza tortuosa ma molto panoramica.
Al Col de Joux la partenza dell'escursione è ben segnalata. E' disponibile un'ampia area parcheggio libera. Nelle vicinanze si trova anche il lagetto di Pallu'.
La presenza di turisti è notevole, sia per il laghetto sia per la facilità dell'escursione.
ATTENZIONE: non ci sono fonti di acqua fino a Barmasc, salvo una cascatella nelle vicinanze del pozzzo piezometrico, percio' munitevi di borracce piene alla partenza.
Solo a Barmasc, scendendo dal Ru Courtod, si trovano bar e fontana. 
Indispensabili torce o frontalini, meglio uno per ciascuno, e abbigliamento adeguato per il fresco e l'umidità che caratterizza le gallerie. 

*POST NON SPONSORIZZATO


lunedì 10 giugno 2019

La settimana appena trascorsa: #scintille di gioia per vedere il bicchiere mezzo pieno

  La settimana appena trascorsa è stata decisamente negativa e quella che sta iniziando si prospetta molto faticosa (anche se spero non altrettanto brutta).
Tra la visita allergologica, un infortunio che si trascinerà a lungo di uno stretto familiare e il mio compleanno non festeggiato affatto, non c'è stato molto di cui gioire e nervosismo e tristezza hanno spadroneggiato.

Tuttavia, a voler guardare il bicchiere mezzo pieno per tirarsi su di morale, ci sono stati anche momenti positivi e voglio sfruttare l'idea di Silvia, con le sue Scintille di gioia”, per ricordarli.

1- Innanzi tutto, ho ricevuto tanti auguri di buon compleanno, da parenti, amici e anche da conoscenti e amici virtuali. E fa sempre molto piacere. 

Il fratellone gareggia, Orsetto arrampica
Mi alleno anche io!


 
2- Sono andata alla riunione finale di sezione dei piccoli e medi dell'asilo nido di Orsetto e Principessa, nel corso della quale abbiamo chiaccherato con le educatrici, ascoltato le loro idee per il futuro e visto due presentazioni con le foto dei bimbi.
Bellissimo vederli immortalati mentre giocano al nido con gli altri bimbi e interagiscono tra loro e, come ormai il nido dei gemelli (che poi è lo stesso che ha frequentato il ricciolino) mi ha piacevolmente abituata, ancor piu' emozionante, sentir trasparire, dalle parole di educatrici e direttrici e dalle foto stesse, la passione, la dedizione, la cura e l'impegno che ci mettono ogni giorno, che vanno ben oltre il progetto educativo e le attività proposte, pure importanti e pensate;

Mi alleno anche io!
3- ho potuto frequentare la lezione di prova di antigravity yoga, a cui tenevo molto: un'ora di lavoro intenso e profondo, nel quale mi sono concentrata solo sugli esercizi e la respirazione, “staccando la testa dai pensieri”, divertendomi molto e portando a casa, come ricordo, una schiena piu' distesa e rilassata, qualche segno rosso su gambe e braccia e addominali profondamente doloranti per giorni ;-)

Il fratellone gareggia, Principessa arrampica

4- infine, sabato pomeriggio e sera abbiamo accompagnato il ricciolino alla prima gara del campionato vda di mountain bike giovanissimi, baciati dal sole (fin troppo sole, per certi versi!) .
E' stato molto faticoso, perchè Orsetto e Principessa correvano ovunque e ci hanno sfinito con capricci, richieste e rifiuto di dormire.
Tuttavia, ne è valsa la pena per osservare il ricciolino giocare allegramente con i suo compagni di squadra, anche di diverse età, facendo gruppo e divertendosi molto, prima e dopo la gara, cosi' come ne è valsa la pena per il privilegio di poter guardare il ricciolino ma anche gli altri piccoli atleti che conosciamo, sfidarsi con impegno e grinta nel percorso. Che tenerezza e, nel contempo, ammirazione per loro!


In gara
5- Infine, in occasione della "festa degli alberi" organizzata dal Comune e dalle scuole, il ricciolino e la sua classe hanno inventato una bella filastrocca sugli alberi e, insieme alle altre classi di scuole della zona, di ogni ordine e grado, l'hanno appesa agli alberi dei giardini pubblici, facendo poi laboratori a tema con le maestre e i volontari. Noi genitori ne abbiamo approfittato per organizzare un semplice pic nic con i nostri bimbi nello stesso parco, così da ovviare alla mancanza del servizio trasporto da/per la scuola durante il pranzo.


Un momento di socializzazione con altri genitori, vedendolo giocare con i suoi compagni, che mi ha fatto piacere.
Le filastrocche sono rimaste appese e domenica, negli stessi giardini, si è svolta la fiera annuale del baratto libri organizzata dalla biblioteca comunale.
Io ho portato a casa un bel bottino di letture, soprattutto per i bambini!   
 
Ne mancano ancora due, che Orsetto e Principessa non hanno voluto mollare

Insomma, cerchiamo di fissare i ricordi positivi e affrontare i problemi giorno per giorno.
 

E voi, avete vissuto momenti da ricordare? Piccole scintille di gioia da conservare?

Se volete partecipare, le regole di Silvia sono queste:

Come fare?
1- utilizzando l'hastag #scintilledigioia condividete con una foto su Instagram, Facebook, Twitter e/o un post sul blog tre momenti felici vissuti la settimana precedente;

2-nominate il mio blog e date le istruzioni su come partecipare;

3- invitate chi volete a partecipare a questo bellissimo gioco;

4- inviatemi i vostri momenti felici alla mail fiorellinosn@gmail.com mettendo come oggetto "Scintille di Gioia", in modo che io non me ne perda nemmeno uno!

lunedì 22 ottobre 2018

Le terre ballerine e l'anello del Lago Pistono (lago di Montalto Dora) con i bambini

Sapete cosa sono le "terre ballerine di Montalto Dora (TO)"

 No??? 

Il castello di Montalto visto dal Lago Pistono
Tranquilli, non sono mica così diffuse e non rientrano con questa denominazione nel programma scolastico, a meno che non viviate in Canavese, dunque siete scusati!



Le "terre ballerine di Montalto", anche dette "Torbiera di Mongenet", sono un terreno elestico, che restituisce le vibrazioni impresse, muovendosi e facendo muovere gli alberi.
In pratica, uno strato di terreno sottile trattenuto dalle radici degli alberi, con sotto accumuli di acqua, tipico della torbiera, ovvero del risultato della atrofizzazione di un lago.


In questo caso, l'antico Lago Coniglio, prosciugato completamente nel 1895 dal signore di Morgenet, per alimentare la sua industria siderurgica a Pont Saint Martin (AO):


Più prosaicamente, si tratta di uno strato di terra o fanghiglia scura in mezzo ad un boschetto, posto però sulle rive di un lago ameno, su cui si affaccia un bellissimo castello, che è stato anche set cinematografico (per "Dracula" di Dario Argento e la fiction tv in costume "La Freccia nera"): il Castello di Montalto Dora.

Cosa rende le terre ballerine speciali, soprattutto per i bambini?
Le terre ballerine di Montalto Dora (TO)
Il fatto che ballano, appunto, in modo visibili e perfettamente percebili, soprattutto se ci andate un paio di giorni dopo una giornata di pioggia!!!!

Basta saltarci sopra o camminare con i piedi pesanti, per sentire la terra tremare sotto i piedi, senza però correre alcun rischio (a parte quello di sporcarsi le suole di terra, ma direi che non è grave)!!!
I bambini si esaltano, non appena sperimentano la sensazione.
Se poi racconterete loro che si tratta, in fondo, di una specie di sabbie mobili, l'avventura sarà ancora più eccitante.

Le terre ballerine, però, sono solo la più famosa delle attrattive di un luogo che offre molto di più: si possono percorrere due anelli escursionistici passeggiando nel boschetto, intorno al Lago di Montalto Dora (TO), ovvero il Lago Pistono, oppure intorno al Lago Coniglio, che ha originato le terre ballerine, fino ad arrivare al Lago Sirio.
Percorsi facili, pressochè pianeggianti e che non presentano alcun pericolo oggettivo per i bambini.


Fattibili anche di corsa (vi vengono organizzate anche gare podistiche) e con la mountain bike.

Si può fare merenda o pranzare con un pic nic oppure fermarsi al vicino agriturismo ("Agriturismo La Perulina") o alla risto- trattoria sita a metà percorso, con vista sul lago ("La Monella")


Si può scendere "alla spiaggetta" sul Lago Pistono (no balneazione, però) e divertirsi a lanciare i sassolini piatti sull'acqua, per farli rimbalzare.


Per arrivarci, posteggiata l'auto alla Cappella di St. Croce (nei pressi, anche fontana d'acqua e tavoli da pic nic) che vedete in foto, nel Comune di Montalto Dora, si percorre una strada in piano interedetta la traffico veicolare, prima asfaltata e poi sterrata (più o meno da dopo il cancello verde che si scorge in una foto del collage).
Prendendo il primo bivio in discesa nel bosco a sinistra (sentiero non percorribile con il passeggino), si arriva alla spiaggetta in due minuti.




Si può arrampicare nella piccola falesia che si trova nel bosco, con vie dal quarto grado al 6c (se non sapete di cosa sto parlando, vi consiglio di leggere il mio post contenente la piccola guida di arrampicata).
In questo caso, il bivio è il secondo, prendendo la stradina sterrata a sinistra che vedete in foto e proseguendo sul sentiero principale fino alla evidente radura della falesia.


Si può percorrere una parte dell'anello del Lago Coniglio/Lago Pistono anche con il passeggino da sterrato, mantenendosi nella strada dirtta a destra al bivio sovra indicato e proseguendo nel percorso ad anello segnalato.

Si incontrerà presto  il bivio per il sentiero che in due minuti scende alle terre ballerine, segnalato dal cartello informativo n. 4 che vedete in foto (la terza del post dall'alto).


Si può visitare il c.d. "parco archeologico" (visite guidate organizzate dal Comune di Montalto Dora, qui le info), oppure semplicemente leggere i numerosi pannelli informativi su flora, fauna e luoghi di interesse, ed osservare la palafitta, inaugurata nel 201, che costituisce la ricostruzione in scala reale delle abitazioni del villaggio che costituiva l'insediamento del 1400/1800 a.c., i cui resti sono stati scoperti sulla riva del lago.

Oltre alla palafitta, il c.d. parco archeologico comprende un piccolo spazio espositivo inaugurato nel novembre 2012 all’interno dei locali comunali, che documenta la Preistoria dei laghi inframorenici di Ivrea dal Neolitico all’età dei Metalli (personalmente però non l'abbiamo ancora visitato).
Le visite guidate al parco archeologico di solito si tengono la 2ª e 4ª domenica del mese da marzo a ottobre (escluso agosto, con partenza alle ore 15.00 presso lo Spazio Espositivo (ma controllate anche qui), a cui si aggiungono visite eccezionali in occasione di sagre (come quella del Cavolo Verza, a novembre) o feste paesane.


Infine, se si è fortunati, si può visitare il Castello di Montalto (questo il sito ufficiale; a breve, vi racconterò la nostra visita).


Insomma, si può viaggiare nella storia, fare un corso accelerato di botanica e geologia, tenersi in forma, divertirsi e...stare bene insieme, grandi e bambini!!!
Il tutto in pratica gratuitamente ed in un unico luogo.