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venerdì 4 ottobre 2019

Le letture di Mamma Avvocato: i libri dell'estate 2019

Questa estate ho letto, anche se non sempre in modo soddisfacente.
Ecco allora una panoramica dei miei libri dell'estate 2019, agosto e settembre (le letture di giugno e luglio consigliate le trovate qui, qui e qui).

Quando l'estate volgeva ormai al termine, è arrivata una ventata di freschezza con  "Divino amore" di Stefania Bertola (ed. Einaudi, 2019, pag. 258).


I romanzi di questa scrittrice mi piacciono quasi sempre, d'altro canto, per la loro ambientazione tra le strade di Torino, che mi fa sentire un pò "a casa"; per i suoi personaggi, quasi tutti femminili, così fuori dalle righe ma, nello stesso tempo, così ordinari nella loro quotidianità, per il modo in cui gioca a combinare trame originali e un po' improbabili basate su incontri apparentemente casuali che, nella realtà, non sono poi così rari, soprattutto in una città che sembra tanto grande ma è in fondo un paesone in cui, gira e rigira, in ogni ambiente si conoscono tutti; per la sua ironia, che non guasta mai; per la schiettezza con cui si esprimono le sue "eroine".
Insomma, anche questo romanzo mi ha divertito e rilassato, come i precedenti della Bertola (li trovate sotto l'etichetta "Bertola", appunto!).

" - Pure l'amore si costruisce?...(omissis)..
Kevin ci pensa un attimo. Non è una domanda da prendere alla leggera.
 - L'amore ..dipende quale. Certi sono come i mobili che compri dai cinesi. Porti a casa, usi tre mesi, e poi si butta. Certi sono come i mobili dell'Ikea, che fai un casino di fatica a montarli e poi sono bellissimi ma dopo qualche anno i cassetti tipo si sfondano."
- Ah-, Rodrigo sembra soddisfatto della risposta. - Vedi? Non è roba che dura. O se dura, ti stufa, come i mobili delle zie.
- Tranne certe volte, che magari trovi un armadio o un como' al mercatino dell'usato, e capisci subito che di quello non ti stancherai mai, se lo modifichi un po'. Devi sempre modificarlo un po'.Tipo una credenzina che abbiamo noi, che l'abbiamo diointa di azzurro, prima era carina ma potevamo stufarci. Adesso è una roba che non mi stanco mai di guardala. Non lo so perché. Sarà quel punto di azzurro.
Rodrigo annuisce, e chiude.
...."
Stefania Bertola, "Divino amore", pag. 240-241.


Leggero, scorrevole e abbastanza divertente anche "La famiglia prima di tutto" di Sophie Kinsella (ed. Mondadori, 2019, pag. 330), un'altra autrice in cui mi rifugio con soddisfazione quando ho bisogno di letture tranquille (anche di questa scrittrice, troverete altri consigli di lettura nel blog, se vorrete).
Questa volta, però, confesso che la protagonista femminile mi ha fatto arrabbiare, almeno per 2/3 del romanzo: troppo arrendevole, debole, manipolata, sentimentale...
Avrei voluto darle uno schiaffo e dirle di svegliarsi. Ed in effetti, nel finale...
Non dirò oltre, per non rovinare la lettura, che comunque consiglio.



Prima, nel pieno del caldo estivo, mi hanno tenuto compagnia la sera storia insolite e forti, frutto di indagini giornalistiche condotte, con dovizia di ricerche, da Jon Krakauer, in "Estremi. Dall'Everest al Pacifico: avventure di uomini straordinari"  (Ed. Corbaccio, 2018, pag. 185).


Una raccolta senza un filo conduttore evidente, se non la peculiarità di scelte insolite, che mi ha mostrato i retroscena della moda dei campus  estivi di formazione nella natura per adolescenti, che in America ha assunto più volte tinte fosche e tragiche, ma anche parlato di alpinismo, impatto dell'uomo sull'ambiente nei parchi nazionali e dell'ìambiente sull'uomo, con i pericoli di vulcani solo apparentemente sopiti.
Consigliato, anche per stimolare la curiosità e la voglia di conoscere realtà diverse.

Non sono mancati altri romanzi, come "Sindrome da cuore in sospeso" di Alessia Gazzola, il prequel della serie dedicata ad Alice Allevi, che ancora non avevo letto e che mi ha mostrato una Allevi più giovane e immatura, alle prese con la decisione di scegliere la specializzazione in medicina da iniziare e l'inizio del suo amore per il professore Claudio Conforti, dopo che avevo già conosciuto tutta l'evoluzione della protagonista, sino all'ultimo romanzo, "Il ladro gentiluomo" non dei più allegri ma sempre appassionante.
Piacevole e imperdibile, se amate la serie.

La stessa Alessia Gazzola mi ha sorpresa con un altro romanzo, con protagonista sempre una giovane donna ma non medico legale, in "Lena e la tempesta", uscito nel 2019 (Ed. Garzanti, pag. 186).


D'altro canto, "Non è la fine del mondo", con cui l'autrice aveva "abbandonato" Alice Allevi per un romanzo rosa diverso, senza però perdere lo stile divertente, schietto e frizzante che la contraddistingue, mi era piaciuto ancora di più dei libri dedicati al medico legale romano, per cui non avevo particolari timori nello scegliere "Lena e la tempesta".
Il romanzo infatti mi è piaciuto, però non quanto mi aspettavo, perchè la storia, pur positiva, prende avvio da un grave trauma subito dalla protagonista, presto svelato dalla stessa Lena narrante, e dalla necessità di elaborarlo per imparare ad amare. Insomma, una lettura abbastanza forte.

Alice Basso, conosciuta con "L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome", non mi ha convinta altrettanto con "Scrivere è un mestiere pericoloso" (ed. Garzanti, 2016, pag. 337), che comunque consiglio perchè ha una trama isolita e ben costruita, scorrevole e con due protagonisti, Vani Sarca ed il commissario, che è difficile non apprezzare.
Ritengo tuttavia preferibile approcciarsi alla scrittrice con il primo romanzo, prima di leggere questo.


 Infine, ma non ultimi in ordine di apprezzamento, Andy McNab, con "Silencer" (ed. Longanesi, 2017, pag. 455)



e Manolo, ovvero Maurizio Zanolla, che racconta la sua infanzia e la sua vita da arrampicatore in "Eravamo immortali" (ed. Fabbri, aprile 2018, pag. 385).


Dei romanzi di Andy McNab ho già scritto molto, sul blog (l'ultima volta, qui; la prima, qui), perchè io li trovo insuperabili, se cercate romanzi d'azione e di spionaggio avvincenti e realistici e li volete scritti in modo scorrevole.
D'altro canto, l'autore dal 1984 al 1993 ha fatto parte del SAS - Special Air Service, il reparto d’elite dell’esercito britannico, quindi conosce la realtà che romanza.
In più è difficile non affezionarsi al protagonista, Nick Stone, seguendolo nella sua crescita e maturazione personale, di missione in missione.
Insomma, per me è una certezza del genere "thriller" o "spionaggio" e non mi perdo nessuno dei suoi libri (o meglio, di quelli tradotti in italiano), perchè non mi deludono mai.

Manolo, all'anagrafe Maurizio Zanolla, è invece....il Mago.
Ovvero, se arrampicate lo sapete di certo.
Se non arrampicate, dovreste almeno cercare di conoscere la sua storia, perchè è uno dei più forti climber italiani e uno dei primi arrampicatori in libera d'Italia  (per esempio, è stato il primo italiano a fare una via d'arrampicata di difficoltà 8b con l'Ultimo Movimento in Totoga nel 1986, senza contare l'8a con Masala Dosa sulla falesia di San Silvestro nel 1992 in free solo).
Io ho avuto la fortuna di osservarlo e sentirlo raccontare le sue scalate dal vivo, anni fa, e vi assicuro che fa venire i brividi.
Il suo libro, a parte i capitoli dedicati ad infanzia e giovinezza, molto interessanti per chi apprezza le biografie, è dedicato a chi l'arrampicata un pò la conosce, perchè è un'insieme di aneddoti e racconti di scalate importanti.
Mancano, a mio parere, maggiori riflessioni intime e personali, che avrebbero arricchito la narrazione.
Consigliato agli amanti della roccia.


Nel mentre, c'è stata anche qualche lettura per bambini e ragazzi fatta ad alta voce insieme al ricciolino (a cui dedicherò un altro post) e un paio di libri che non consiglierei, di cui dunque non sto a scrivere.

Con questo post torno a partecipare all'appuntamento con i venerdì del libro di Home Made Mamma.

venerdì 22 marzo 2019

Le letture di Mamma Avvocato: Bianca Pitzorno e Andy McNab

Per il consueto appuntamento con i libri del venerdì, ideato da Paola, oggi consiglio due romanzi totalmente differenti tra loro:

"Il sogno della macchina da cucire" di Bianca Pitzorno

ed. Sonzogno, 2018, pag. 229



Di questo libro hanno già scritto, peraltro in modo completo, "Datemiunam" e Mimma, a cui devo il merito di questa mia lettura.

Conoscevo già la scrittrice ma non pensavo avesse pubblicato anche romanzi per adulti: io, infatti, l'ho amata quando ero bambina per "Principessa Laurentina" .

Questo romanzo, ben scritto e scorrevole, rappresenta uno spaccato della vita delle sarte e sartine in Italia (e probabilmente non solo), prima delle due guerre mondiali e dell'avvento della moda
prȇt-à-porter e del consumismo, anche nell'abbigliamento.
Il racconto della vita della protagonista, narrato in prima persona, e dei personaggi che vi ruotano intorno, è infatti esemplare della condizione femminile del ceto medio-basso, dalle semplici inservienti al servizio di famiglie borghesi o nobili, alle artigiane, ma anche della limitata libertà di cui godevano le donne nubili, per quanto ricche.
Poche erano le donne, più forti e coraggiose della media, in grado di sfidare le convenzioni e le regole sociali, il più delle volte grazie ad una famiglia di provenienza decisa ad appoggiarle (ma non è il caso della protagonista).
Eppure, nel romanzo, si scorge il germe del cambiamento, dell'emancipazione femminile e del suo lungo cammino, ancora non completo.
Un bel libro, in cui trovano spazio l'amore, l'importanza dei legami familiari, la solidarietà e la determinazione, ma anche la cattiveria e l'invidia, di uomini e donne.

Io l'ho prestato anche a mia madre ed a mia nonna ed è piaciuto molto ad entrambe.

***

"Medaglia la valore" di Andy McNab

2018, Longanesi, pag. 393

 

Di tutt'altro genere ed argomento, invece, è il libro di  Andy Mc Nab, 
uno dei miei scrittori preferiti di thriller.




Il nome è in realtà solo uno pseudonimo, utilizzato per motivi di sicurezza, poichè l'autore dal 1984 al 1993 ha fatto parte del SAS - Special Air Service, il reparto d’elite dell’esercito britannico e, nei suoi romanzi di spionaggio, emergono le avventure vissute e le missioni eseguite.
Forse per tale motivo tutti i romanzi della serie che ha come protagonista Nick Stone, un ex agente SAS, questo compreso (ultimo uscito in italiano) sono così realistici.
C'è tanta azione, intrigo ed adrenalina, per gli amanti del genere "thriller" e/o militare, è sicuramente un libro che merita di esserre letto. 
Il protagonista, poi, è un personaggio a tutto tondo, complesso e non certo perfetto ma molto coerente.
Io ho letto tutti i suoi libri tradotti in italiano (e sono tanti!), tranne il penultimo, che i sono perso ed ho appena ordinato, ed è uno dei pochi scrittori i cui romanzi mettono d'accordo i miei gusti e quelli dell'Alpmarito.

Qui trovate il mio parere su "Controllo a distanza" , qui su "Ora zero", qui su "Punto di contatto" e al di fuori della serie dedicata a Nick Stone, ho scritto de "Il ragazzo soldato".

 

 





venerdì 9 settembre 2016

Le letture di Mamma Avvocato: "Il ragazzo soldato"

"Il ragazzo soldato" di Andy McNab e Robert Rigby, ed. TEADUE, 2009, pag. 264, Euro 8,60
Andy McNab e' uno dei miei scrittori contemporanei preferiti e sicuramente il preferito nel genere dei romanzi di spionaggio.
Ho letto tutti i suoi romanzi tradotti in italiano, la maggior parte dei quali ha come protagonista Nick Stone, un agente SAS che si trova sempre invischiato in situazioni difficili in luoghi "caldi" del pianeta e che mi piace perché non è il classico buono, bensì un personaggio complesso e realistico (ne ho parlato qui, qui e qui).
Questo libro, invece, e' il primo di un'altra serie, scritta insieme a Robert Rigby.
Danny Watts ha diciassette anni, e' un orfano che vive in una casa famiglia e sogna di diventare un ufficiale dell'esercito. Peccato che, per farlo, abbia bisogno della borsa di studio dell'esercito per frequentare l'università.
Le selezioni vanno bene ma qualcosa, o meglio, qualcuno, infrange il suo sogno: il nonno latitante che non ha mai conosciuto. Danny si lancerà alla sua ricerca pieno di astio, scoprendo però presto che il legame di sangue non è qualcosa che si può ignorare.
Insieme verranno coinvolti in un intrigo, nel quale dovranno fare uso di tutte le tecniche che il nonno ha imparato in vent'anni di missioni come Special Air Service.
Un romanzo dal ritmo veloce e pieno di azione, anche se non adrenalinico quanto quelli che hanno come protagonista Nick Stone.
E' questo il mio consiglio per il venerdì del libro.

venerdì 8 gennaio 2016

"Punto di contatto"

"Punto di contatto" di Andy McNab, Longanesi ed. 2015, pag. 446, euro 19,90 (edizione rilegata)
Le feste sono finite e quindi torna l'appuntamento con il venerdì del libro di Home Made Mamma, che mi è mancato molto.
Durante le c.d. Vacanze natalizie sono stata molto in giro e tra le serate tra amici e parenti fino a tardi e la presenza del ricciolino biondo, ho letto meno libri miei e più libri per l'infanzia (alcuni bellissimi!)
Non mi sono fatta mancare, però, un thriller mozzafiato di un autore che amo molto e che non mi ha deluso neppure questa volta: Andy McNab.
Il suo personaggio, che ho imparato a conoscere nei suoi romanzi precedenti (ad esempio questo o questo),ovvero Nick Stone, e' un ex agente del SAS che si trova, suo malgrado, nuovamente coinvolti in una vicenda difficile, impegnato a salvare la vita di una donna che aveva giurato ad un amico di proteggere, rapita dai pirati in Africa.
Peccato che non dovrà vedersela solo con i rapitori, ma anche con i suoi sentimenti e sensi di colpa, con ex colleghi e altri "cattivi".
Il bello dei romanzi di questo autore, secondo me, e' lo scenario sociopolitico in cui sono ambientati, sempre verosimile (quando non proprio reale) e attuale e la plausibilità dei particolari e delle scene di azione, nonché il fatto che il protagonista sia un personaggio a tutto tondo, ricco di umane contraddizioni e debolezze.
Insomma, si vede che è scritto da uno che certe situazioni le ha vissute davvero perché anche l'autore è un ex agente del SAS.
Consigliato agli amanti del genere, soprattutto se avete già letto i precedenti romanzi, ma anche a chi non ha mai preso in mano un thriller, perché quelli di McNab secondo me sono veramente appassionanti.
P.s. Se siete curiosi/e, sappiate che in lettura, sul mio comodino ora ci sono questi:

venerdì 18 luglio 2014

"Ora zero"

"Ora zero" di Andy McNAb, ed. Longanesi, 2010, pag. 399
Non sono un'amante dei gialli, mentre amo i thriller e i romanzi di spionaggio, soprattutto se di questo autore, Andy MacNab, pseudonimo dietro cui si nasconde un ex agente SAS (Special Air Service - corpo speciale d'eccellenza dell'esercito britannico).
I suoi libri tengono con il fiato sospeso, appassionano e indignano, facendo solidarizzare con il protagonista della serie, Nick Stone, un uomo straordinario ma nello stesso tempo umano e per nulla eroico, alle prese con missioni segrete (di quelle da negare sempre) in scenari internazionali, descritti con quella dose di realismo e quelle conoscenze che vengono dall'aver davvero partecipato a missioni simili (l'autore ne ha raccontata una vera, da cui è stato tratto un film, in "Pattuglia Brawo Two Zero").
E questo suo ultimo romanzo (tra quelli pubblicato in Italia), non si smentisce.
Consigliato agli amanti del genere e a chi vuole avvicinarvisi, in questo caso magari cominciando dai primi della serie, per poi affezionarsi al protagonista!
Se volete saperne di più su questo autore, ne avevo già parlato qui: http://mammavvocato.blogspot.it/2013/02/venerdi-del-libro-controllo-distanza-di.html
Con questo post partecipo al Venerdì del Libro di Home Made Mamma


venerdì 8 febbraio 2013

Venerdì del libro: “Controllo a distanza” di Andy Mc Nab



Venerdì del libro: “Controllo a distanza” di Andy Mc Nab

Libro d’azione, è solo uno della lunga serie di romanzi scritti da questo autore, di cui Andy Mc Nab è solo lo pseudonimo utilizzato per motivi di sicurezza, poichè dal 1984 al 1993 ha fatto parte del SAS - Special Air Service, il reparto d’elite dell’esercito britannico.
La storia è di quelle per persone non facilmente impressionabili però è appassionante e coinvolgente, da leggere tutto d’un fiato (ricordatevi che il giorno dopo si lavora e, comunque, ci sarà/anno il/i nani a cui badare e non state sveglie tutta la notte a leggere!Avvertiti..mezzi salvati!)
Ciò che mi piace di questo romanzo, come tutti gli altri dell’autore, è lo stile asciutto (ma mai povero della narrazione) e chiaro (non sempre gli “action-thriller” sono immediatamente comprensibili per chi nulla sa di armi o spionaggio – come me – e nulla gliene importa – ma non vi annoierete comunque).
Inoltre, è tutto incredibile ma – incredibilmente - plausibile, sia nelle dinamiche di potere e protocolli governativi desccritti sia nei comportamenti e nelle reazioni dei personaggi, il tutto in uno scenario socio-politico ricostruito con accuratezza.
Io alla fine, rimango sempre meravigliata di quello che mi sembra essere un mondo parallelo di cui la gente “comune” non sa nulla e forse neppure sospetta (perchè nonostante sia una “missione” inventata, molti particolari, scenari e azioni sono assolutamente credibili e credo che tali siano).
Di romanzi “d’azione” e di spionaggio, sono piene le librerie e io stessa ne ho letti molti, negli anni, ma il protagonista dei testi di Andy McNab, Nick Stone, è diverso da tutti gli altri perchè sembra profondamente umano, lucidamente consapevole, incredibilmente intelligente, nel senso autentico del termine...perchè per certi “lavori”, ci vuole qualcuno che non esegua soltanto ordini, ma che sappia improvvisare e, soprattutto decidere autonomamente.
E lui, alla fine, prende decisioni che non ti aspetteresti dalla classica spia/agente segreto, per quello che è lo stereotipo comune.
Niente a che vedere con James Bond, Nick in fondo è uno –  molto –“sfigato”, con pochi rapporti interpersonali (niente storie d’amore nei romanzi di Mc Nab) però...io ci trovo un non so che di moooolto intrigante....e basta, non dico altro che magari mio figlio (o mia madre) in futuro leggeranno questo post!

Come al solito, io la trama non la svelo, vi tocca leggere il libro anche questa volta!!!

Questo post partecipa all'iniziativa di http://www.homemademamma.com/category/venerdi-del-libro/