venerdì 16 dicembre 2016

Terre selvagge: le letture di Mamma Avvocato

Sebastiano Vassalli, "Terre selvagge"

Ed. Rizzoli, 2014, pag. 297



Un romanzo storico che racconta, in modo accurato ed approfondito, ma sempre coinvolgente e scorrevole e mai noioso, la grande battaglia tra i Romani, guidati dall'uomo nuovo, il console Caio Mario, ed un patrizio, Lutazio Catulo, ed il fiero e bellicoso popolo dei Cimbri, scesi dalla estrema propaggine della Danimarca a seminare morte e terrore in tutta Europa, fermandosi poi, nell'avanzata verso Roma, ai Campi Raudii, la zona tra Novara e il confine con la Lomellina, nell'attuale Piemonte.

Una battaglia, combattuta nell'anno seicentocinquantaduesimo dalla fondazione di Roma, cioè nel 101 a.c., che portò alla scomparsa di Teutoni e Ambroni, alleati dei Cimbri, e segno' la disfatta totale di questi ultimi, di cui rimasero solo alcuni sopravvissuti in fuga verso Nord e alcune tribù che si erano installate nell'altopiano di Asiago durante la discesa in Italia.

Una guerra che ebbe un ruolo fondamentale nella politica di Roma, che causò più di 140.000 morti solo tra i Cimbri, forse il più grande massacro in battaglia della storia umana, al cui termine inizioo' la bonifica dei Campi Raudii, un tempo paludosi e poi lottizzati e venduti a nobili romani, diventando cosi' un enorme granaio.

Il racconto della battaglia si intreccia con quello della vita di alcuni Cimbri, uomini e donne, di due Galli, un fabbro e suo madre, rimasti nel loro paese dopo la fuga dagli invasori di tutti gli abitanti della pianura verso il Monte Ros (l'attuale Monte Rosa) e dei condottieri e soldati romani.
Storie di uomini, di amori, amicizia, ambizioni politiche, coraggio e follia.

Insomma, un romanzo storico come ce ne sono pochi, scritto per ripristinare la verità storica di fatti tramandati in modo distorto da romani mossi dall'ambizione politica e "storici" dell'epoca non avvezzi (o impossibilitati) a verificare dati e fatti nonché, soprattutto, scritto per ricordarci che la storia antica è la nostra miglior insegnante e spesso, ciò che sembra lontano, è più simile al presente di quanto sembri.


E' questo dunque il mio consiglio per questo venerdi' del libro.

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