venerdì 7 ottobre 2016

"Piccolo indiano" e "Il resto è ossigeno": le letture del ricciolino biondo e di Mamma Avvocato

E' di nuovo venerdì, è di nuovo tempo di parlar di libri.

Questa volta le mie proposte sono due, una per i piccoli lettori ed una per i grandi.

"Piccolo Indiano" di Quentin Gréban

LO editions, Milano, 2016, Euro 14,00


Ho scelto questo libro per il ricciolino in occasione di una visita in libreria, per acquistare dei regali di compleanno per i suoi amichetti/e.

Non ho saputo resistere alla dolcezza delle sue illustrazioni ed al fatto che il protagonista sia un piccolo indiano.
E' da un pò di tempo, infatti, che gli indiani si sono aggiunti agli avengers, alle tartarughe ninja ed ai dinosauri, tra le preferenze del ricciolino biondo.

Spesso mi chiede di creargli una fascia per i capelli con la piuma come gli indiani, vorrebbe usare arco e frecce e si finge a caccia di bisonti...insomma, ero certa che gli sarebbe piaciuto!

Ebbene, anche la storia mi ha piacevolmente sopreso.
Piccolo Indiano ha appena compiuto 7 anni ed è arrivato il momento di ricevere il suo "nome indiano".
A lui piacerebbe averne uno che  esprima coraggio o forza, un nome da piccolo eroe ma sa che un nome così bisogna meritarselo. Ha dunque molta paura di non farcela e ritrovarsi con un nome riduttivo o ridicolo.



Ha un solo giorno per compiere una impresa straordinaria e ce la mette davvero tutta, avventurandosi nella prateria a caccia di bisonti, orsi e cowboy.
Purtroppo, le sue imprese non hanno l'esito sperato...almeno in apparenza!
Alla fine della giornata, infatti, Piccolo Indiano apprenderà una lezione davvero importante, che tutti noi, grandi e piccini, dovremmo sempre tenere a mente.


Quale sia, però, non ve la svelo!
L'autore, belga, ne è anche l'illustratore e, con una piccola ricerca in rete ho trovato il suo sito e scoperto tanti altri bellissimi albi illustrati!

***

"Il resto è ossigeno" di Valentina Stella

ed. Sperling & Kupfer, 2016, pag. 170
L'autrice, torinese, è la blogger di http://www.bellezzarara.it/.

Il suo stile mi piace, mi è sempre piaciuto dai tempi in cui seguivo assiduamente il suo blog.
Il romanzo è scorrevole e ben scritto.
La storia, tuttavia, non mi ha conquistato.
Non c'è molta azione, è tutta introspezione, poichè è un romanzo sui sentimenti, fatto di molti pensieri e qualche dialogo. 
Questo è un aspetto che mi è piaciuto moltissimo e che, secondo me, dimostra la bravura dell'autrice: non è da tutti riuscire a tenere viva l'attenzione e l'interesse del lettore con questo tipo di scrittura!

Io, però, probabilmente l'ho letto in un momento sbagliato. 
Non avevo voglia di storie tristi e, per me, un matrimonio che finisce senza quasi che i coniugi se ne accorgano, per di più con una bimba di mezzo, è una storia triste.
Anche se può esserci ancora vita, ancora emozione.
Forse ne ho sentite e ne sento troppe di storie così, anche in persone molto vicine a me, forse è solo che per il momento, per fortuna, non sono riuscita ad immedesimarmi in nessuno dei due protagonisti.
Forse è solo che di uomini come Arturo è pieno il mondo e, sinceramente, a me questo non va tanto giù.
Non lo so.

Detto questo, mi sento di consigliarlo perchè, a parte alcuni luoghi comuni e frasi retoriche che sembrano essere la costante nei romanzi che trattano questi temi, è ben scritto e coinvolgente.


Con questo post partecipo al venerdi del libro ideato da Paola.

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