martedì 30 dicembre 2014

Di recite, di convivialità e della Casa di Babbo Natale di Quagliuzzo

Siamo arrivati al 30 dicembre ed io sono sopravvissuta. Tanto da essere già al lavoro.

Sono stati giorni intensi e, nel complesso, sereni, anche se molto faticosi.
Abbiamo mangiato troppo, bevuto il giusto (e soprattutto bene), giocato tanto, spacchettato regali come se non ci fosse un domani.
Ad un certo punto, il ricciolino biondo ha persino protestato, dicendo che lui certe cose non le aveva chieste, però alcune "gli servivano proprio", altre, "belle sì ma le guardo poi", perchè troppo preso dai primi doni aperti!

Soprattutto, però, sono stati giorni di emozioni e amicizia.
Il mio piccoletto ha partecipato alla sua prima recita scolastica ed io, in prima fila, ho scattato foto e girato filmini (inguardabili, purtroppo: sembro un'ubriaca alla cinepresa!), osservandolo insieme alle maestre ed ai suoi amici, prima, durante e dopo, nell'allegra merenda e al parco giochi.

Le maestre sono state bravissime: gestire così tanti bambini piccoli, riuscendo a creare persino uno spettacolo comprensibile...davvero ammirevole.
E poi mi è piaciuto il soggetto della recita: non le solite storie natalizie ma la nascita del grano (poichè il tema dell'anno è l'alimentazione e dal grano hanno iniziato), con contadini, spaventapasseri e corvi, sino al raccolto, ai pop corns ed alla tavola.
Perchè il senso era proprio questo: è sempre bello stare a tavola, insieme in allegria, ancora di più nei giorni di  festa, e c'è spazio per tutti!!!
Insomma: un messaggio profondo e importante, veicolato in modo semplice, immediato e divertente.


Indovinate cosa ha fatto il mio ricciolino biondo....il pop corns!

Anche se, più che altro, se li mangiava e toglieva da sotto i piedini!

Qui con la sua amichetta, un bellissimo contrasto cromatico e tanto affetto.
E stare con parenti ed amici in compagnia (anche a mangiare, ovviamente) è proprio quello che stiamo facendo anche noi in questi giorni.



Il presepe della scuola, anch'esso prevalentemente di mais...ingegnoso, originale, "ricicloso"  e bellissimo!

E poi siamo finalmente stati alla "Casa di Babbo Natale" di Quagliuzzo (TO), in Canavese.
Il nano non voleva andarci poichè, come abbiamo scoperto a forza di domande, era un pò spaventato dall'idea di un estraneo vestito di rosso e panciuto che entra nelle case della gente in piena notte...
Eppure, quando ha visto questo magico spettacolo, i suoi occhi si sono illuminati e non voleva più venire via!!











Non è altro che il giardino di una casa privata, nel centro di Quagliuzzo, un paesino del canavese molto ben tenuto, in provincia di Torino.
E' allestito tutto alla perfezione (e guardarla non costa nulla), con cura ed attenzione per i particolari, però merita davvero una visita.
In più organizzano sempre eventi, come recite, canti natalizie e scambi di regali (per info, sbirciate qui o qui o qui fate una ricerca generica con Google).

Se passate da queste parti, magari per andare in montagna...potete fare una piccola deviazione (l'uscita autostradale di Pavone (TO), sulla A5 che collega Torino alla Valle d'Aosta è a pochi chilometri).

Per il resto...lascerò presto parlare le foto!







mercoledì 24 dicembre 2014

Un po' di nostalgia, tanta voglia di serenità e tanti auguri!

E siamo alla Vigilia di Natale.
Bimbo e marito stanno facendo un pisolino pomeridiano, un piccolo lusso per iniziare le festività.
Io, che sono sveglia dalle sei di questa mattina, ne approfitto per scrivere poche righe.
Gli ultimi giorni sono stati intensi, sia al lavoro, sia a casa, come credo per tutte le mamme lavoratrici  (e non solo per loro) in prossimita' del Natale.
Venerdì ho assistito alla prima recita scolastica di mio figlio ed è stata un'emozione incredibile.
Ve ne parlerò presto.
Ho lavorato tanto per potermi dedicare alla mia famiglia sino a domenica, questa volta, senza dover tornare in ufficio.
Ho finito di preparare i pacchetti, fatto la spesa e quasi tutte le telefonate importanti ai parenti. Ancora un paio e avrò finito.
Ho fatto gli auguri agli amici e preparato con l'Alpmarito il menù per stasera.
Sono persino riuscita a farmi una corsetta ieri e una oggi, anche se brevi.

Per la prima volta da quando sono nata o, perlomeno, da quando ho ricordi, non passerò la vigilia a casa dei miei genitori, ad aspettare l'arrivo di Babbo Natale entro la mezzanotte o poco dopo.
Saremo a casa, noi, e i festeggiamenti familiari sono slittati a domani a pranzo, cena e 26 a pranzo (temo che le corsette degli ultimi due giorni non basteranno a evitarmi di lievitare!)
Anche questo significa essere sposati e, soprattutto, avere genitori separati.
Non nascondo un po' di tristezza ma in fondo va bene così: mi basta riuscire a vedere tutti e festeggiare con tutti, anche se in più occasioni diverse.

Io, il mio ricciolino biondo e l'Alpmarito (e fortunatamente anche i miei ed i suoi familiari stretti) siamo vivi, sani e insieme, e questo anno, per nulla facile, anzi, ancora peggiore di quello che lo ha
preceduto, in cui già pensavo di aver toccato il fondo, più che mai mi ha insegnato che solo questo importa.
Qualunque scelta, nella mia "nuova" famiglia disgregata, sembra sempre quella sbagliata e vengo troppo spesso criticata e giudicata. Mi ferisce ma io ho la coscienza a posto.
E allora, nonostante tutto, ho deciso di sorridere, godermi lo stare insieme (perché io voglio bene a tutti e con tutti ho voglia di stare!) e ignorare il resto.

E allora adesso vi saluto, auguro a tutti voi, che mi leggete e mi avete tenuto compagnia in rete (e non solo) un buona Natale e a questo blog...un buon secondo compleanno!
Anche questo, però, è un evento che merita un post a parte e prima o poi lo farò.

Vi lascio con qualche foto e l'augurio di mangiate in compagnia allegre, chiassose e gioiose, tra il luccichio degli alberi addobbati e degli occhi felici dei vostri figli.

AUGURI!!!

















venerdì 19 dicembre 2014

"Rino Stomodoro.Il Viaggiatore", una fiaba per grandi e piccoli, purché sognatori!

Oggi è venerdì e venerdì si legge. Siccome, però, e' anche l'ultimo venerdì prima di Natale, voglio consigliarvi un racconto adatto ad essere regalato sia a grandi che piccini e per sognare acciambellati sul divano, accanto all'albero illuminato. E poi lo ha scritto una mamma blogger,

"Rino Stomodoro. Il Viaggiatore" di Francesca Taioli.



Francesca e' la mamma di un piccolo Patato, nonché la blogger di Patato Friendly, ma è anche una viaggiatrice.

In questo libro, un racconto per bambini e adulti sognatori, c'è tutta la Francesca gentile e determinata, con la valigia sempre pronta e la mente aperta, che si può scorgere attraverso il suo blog e che io ho avuto la fortuna di conoscere dal vivo.

C'è una sognatrice che non sottovaluta le difficoltà ma desidera con tutta se stessa capire, scoprire ed esplorare il mondo, trasmettere emozioni e sentimenti.
Il piccolo Rino e' solo un pomodorino ma non c'è nulla che desideri di più che partire e vedere con i suoi occhi quei continenti di cui gli hanno raccontato gli amici animali.

La famiglia lo frena, facendolo sentire un diverso, un esagerato, un sognatore senza speranza e con poco sale in zucca.
Fino a che non gli è data una possibilità.
Lui ha il coraggio di essere se stesso e di inseguire i suoi sogni e si lancia nell'ignoto.
Così, fra una capatina in India, una notte nel deserto africano, un giro in Australia e un curioso incontro in Islanda, potrà appagare, almeno un poco, la sua sete di conoscenza ma, soprattutto, crescere, scoprendo che vale sempre la pena di inseguire i propri sogni!

Come comprende, grazie al suo viaggio, il piccolo Rino, conoscere altri paesi e culture insegna a relativizzare il concetto di "diverso" e "normale",  che non esistono verità assolute e non si può giudicare solo dalle apparenze.
E poi, Rino impara che la paura dell'ignoto e di non essere accettati e' forse la gabbia più pesante e impenetrabile che imbriglia i nostri sogni e le nostre possibilità.

80 pagine per una fiaba in cui si intravedono la bellezza e la meraviglia dei luoghi visitati da Francesca, si condivide l'emozione che lei stessa deve aver provato e ci si diverte insieme ad un piccolo, saggio, pomodorino, ed i suoi amici.

Adatto per i piccoli (non tanto per i bimbi dell'età del nano, poiché è comunque un po' lungo e non ci sono figure, anche se io glielo sto leggendo a capitoli), secondo me dai 5/6 ani in su, e per i grandi e, perché no, come regalo di Natale!
Anche perché, diciamolo, l'idea di un pomodorino viaggiatore e' veramente originale!!
Tranquilli: non ci sono quegli strafalcioni grammaticali e ortografici che si trovano spesso nei libri auto prodotti, anzi, Francesca scrive proprio bene, a mio parere.
Lo trovate sia in versione e-book, gratuitamente, sia in versione cartacea, su Amazon.
Io personalmente consiglio la seconda, soprattutto per leggerlo anche o con i bambini, perché sfogliare pagine di carta e' tutt'altra emozione che guardare uno schermo (tra l'altro, il prezzo è super conveniente).

giovedì 18 dicembre 2014

Marionette/pupazzetti per le dita di carta: Babbo Natale e non solo!



Da ragazzina c'è stato un periodo in cui mi sono appassionata dell'antica arte dell'origami, facendo incetta di libri sull'argomento e fogli colorati.
Qualche tempo fa, mentre cercavo idee per far passare una domenica pomeriggio in casa al nano, mi è capitato sotto gli occhi questo libro.


E mi sono dedicata a confezionare questi due pupazzetti per le dita, utilizzando ritagli di carta da pacchi natalizia avanzata.

Ecco il procedimento!
Innanzi tutto, scegliete una carta colorata e fine, con un lato bianco, e ritagliate due quadrati, uno di 9 cm per lato (che sarà il corpo del pupazzetto) e uno di 6 cm per lato (che diventerà la testa).
Ovviamente, se volete creare Babbo Natale, il rosso è d'obbligo!

Poi, partendo dal quadrato più grande, ossia il corpo, seguite le istruzioni del libro per piegare la carta,
Prima fila in alto, figure 1 e 2


 3 , 4 e 5
più nel dettaglio...

 Esempio di alcuni dei passaggi fatti da me:

Il libro non lo dice ma io vi consiglio di mettere una goccia di colla per chiudere bene il retro, altrimenti facendolo maneggiare ai bimbi è facilissimo che si apra subito.
Ecco fatto il corpo, qui visto da dietro.
Ora passate alla testa.
Seguite le istruzioni della seconda fila di figure del libro:


 Meno nel dettaglio:


Ed ecco alcuni miei  passaggi, come esempio.


Ora l'ultima fila di figure:

Con i miei passaggi

 Anche in questo caso, consiglio un goccio di colla per fermare i due lembi incrociati ed incastrati.
Il davanti della testa si presenta così:
Disegnate il viso!
E, se volete, decorate il cappello.

Ora ponete la testa sopra il corpo e, per lo stesso motivo di cui sopra, fermatela con un pò di colla.


Potete aggiungere batuffoli di cotone sulla barba o palline colorate sul retro, a simboleggiare un sacco con i doni o quello che volete, come suggerisce il libro.
Ed ecco il risultato!
E un altro esemplare.






















Più ne fate, più personaggi avrete per giocare!!!
In relatà è veramente semplice e veloce, anzi, è più difficile a scriversi e spiegarsi che a farsi, provare per credere!

Vi piacciono?