sabato 10 agosto 2013

Piccola cronaca di viaggio, + 3 nel nord del Portogallo: BRAGA, BARCELOS E APULIA

Portogallo, regione del Minho, Nord del Paese.
Siamo di tappa a Braga, terza città del Portogallo, dove soggiorna l' Alpmarito e dove siamo giunti dopo un volo travagliato Bergamo Orio al Serio- Oporto.
Questo per me e' un periodo sfigatello ed infatti....arriviamo all' aeroporto con mezz'ora di anticipo sull'apertura dell'imbarco bagagli (4.00 a.m.), dopo esserci addormentati alle 11 p.m. ed io risvegliata alle 00.30 per nubifragio ( chi ha lucernari in camera può capire)....ma non divaghiamo.
Blackout di non si sa cosa, impossibile chiamare i voli, imbarcare i bagagli e fare i controlli di sicurezza, porte bloccate e aria condizionata fuori uso....il tutto mentre centinaia di persone si ammassavano in una stanza, in attesa, con bimbi e bagagli (il problema riguardava TUTTI i voli!)
Alle 5.45, con più di un'ora di ritardo, finalmente la situazione si sblocca, io sono la seconda della fila, imbarco il bagaglio(12 kg...brava eh?) e corro ai controlli, superati in un lampo perché in realtà non funzionava nulla e facevano solo finta...corsa al gate, sulla fiducia perché indicato a voce dalla hostess e non segnalato ne' sugli schermi delle partenze ne' al gate stesso..alle 6.45 si inizia a salire, alle 7.55, finalmente, si decolla.
Il nano ha dormito un'ora e trenta, e' stato mediamente paziente in aeroporto e ha giocato senza grossi danni l'ultima ora e mezza di volo...siamo arrivati stanchi dalla notte insonne ed in ritardo ma..che gioia buttarsi tra le braccia dell'Alpmarito!!
Abbiamo girato senza metà per Braga, davvero una bellissima cittadina con un centro barocco, tanti spazi verdi, fontane, aiuole e giochi per bambini.
Nanna presto.

La bella, elegante e un pò decadente BRAGA (di cui vi racconto anche qui).
























Ieri, invece, io ed il nano, con la nostra auto a noleggio, siamo andati a visitare  
BARCELOS
un paesone a 20 km circa famoso per la Feira ( mercato) del giovedì.....una quantità di gente impressionante ed un immenso mercato che NON abbiamo visto, salvo che per una bancarella a lato in cui abbiamo comprato un cappellino della nazionale di calcio per il nano, visto che il suo l'avevo dimenticato in albergo.
Troppa confusione per il nano.







La cittadina, in compenso, e' veramente molto carina e merita una visita: torre medioevale, giardini centrali, viuzze dello shopping con palazzi ricoperti dalle caratteristiche azuleias colorate e tante fontane...




in più su una altura che domina la cittadina, ci sono i resti del castello ducale, in un suggestivo piccolo museo archeologico all'aperto, ad ingresso gratuito..bellissimo.




 Il galletto con corpo nero dai disegni variopinti e la cresta rossa, uno dei simboli del Portogallo, deve i propri natali proprio a Barcelos ed è simbolo di fede, buona fortuna e giustizia.


"Racconta la leggenda che gli abitanti del borgo erano allarmati perché qualcuno aveva commesso un omicidio ma non si riusciva a trovare il colpevole. Un bel giorno in città fece la sua comparsa un galiziano dall’aria sospetta; le autorità decisero di imprigionarlo e, sebbene l’uomo non si stancasse di proclamare la propria innocenza, nessuno credeva si potesse davvero trattare di un pellegrino diretto a S. Tiago de Compostela per mantenere una promessa.

Condannato alla forca, l’uomo chiese di essere portato al cospetto del giudice, che stava banchettando con alcuni amici, per riaffermare la propria innocenza. Poiché nessuno sembrava credergli, il galiziano indicò un galletto arrosto che era sul tavolo e disse: “Quanto è vero che sono innocente, quando mi impiccherete questo gallo canterà!”.

E ciò che sembrava impossibile, divenne realtà! Infatti, proprio quando il pellegrino stava per essere impiccato, il galletto arrosto si alzò dalla tavola e cantò. Il giudice corse alla forca e, nel vedere che il nodo della corda aveva impedito che l’uomo venisse impiccato, ordinò che fosse liberato immediatamente, lasciandolo andare."
(da https://www.visitportugal.com )

Tra l'altro, siamo stati così fortunati da imbatterci in una giornata dedicata a pompieri e polizia, così il nano ha potuto salire sul camion dei Vigili del Fuoco e sulla motocicletta della Polizia...era estasiato!


Oggi, invece, io ed il nano siamo andati sull'Oceano, ad

APULIA

paesino di campagna un po' trascurato, con negoziati di cianfrusaglie di mare, orribili condomini e belle spiagge di sabbia chiara, anche se di una consistenza più granulosa della nostra (ricorda la farina grezza, più che sabbia). Non pulitissima, a dire il vero.
D'altro canto, basti pensare che c'è un unico bagno pubblico per tutto il paese e nelle spiaggie non ci sono doccie, nè per i piedi nè integrali, neppure a pagamento.
Il mercato del pesce, in compenso, è molto caratteristico (qui altre mie immagini e racconti su Apulia).

 Contrasti portoghesi

Sulla spiaggia affiorano rocce e roccette, intorno alle quali si formano pozzette di acqua calda, ideali per il gioco e il bagnetto dei piccoli (la temperatura dell'Oceano, mi hanno detto, si aggira intorno ai 15 gradi).


Abbiamo affittato una sorta di tenda beduina (8 euro tutto il giorno, a me sembrava tanto ma non conosco i prezzi correnti in Italia) visto che il sole picchia duro e, soprattutto, si rischia di non accorgersene per il costante venticello fresco che, a tratti, si trasforma in un fastidioso ventaccio ( ed allora senza tenda e' un problema con un piccolino e/o con la mia pelle). Non l'avrei mai detto ma...e' davvero comodissima e in più secondo me ha un tocco di esotico che mi piace!


Abbiamo oziato tutto il giorno, il nano ha giocato con la sabbia e con altri bimbi, perché la lingua per lui non è un problema e, per fortuna, per ora neppure la condivisione dei giochi.




Vorrei accompagnare questa piccola cronaca di viaggio con le foto ma non posso, perché avendo a disposizione una Reflex, non uso l'Ipad ( che mi fa da navigatore, ora) che mi sono ben guardata da tirare fuori in spiaggia e non so ancora, ammesso che sia possibile, scaricare la scheda direttamente sul tablet.
Questo e' il brutto della Reflex...una volta che la provi, non torni più indietro, neppure se devi portarti costantemente al collo 5 kg di macchina ed obiettivo, neppure se rischi furti o danneggiamenti, perché non c'è fotocamera di tablet o telefonino che tenga.

Quanto ai portoghesi...per ora posso solo dire che sono molto gentili ed educati, che guidano come dei pazzi, ad una velocità folle anche in città, senza rispettare gli stop e viaggiando sempre in centro strada, meglio se tra una corsia e l'altra in autostrada, eppure...se ti avvicini alle strisce pedonali, inchiodano per farti passare!!
Le autostrade sono poche trafficate, hanno pendenze assurde per gli standard italiani e curve a gomito una dietro l'altra, che ovviamente loro prendono ai 150 km all'ora o giù di li senza scomparsi.
Rispetto all'autostrada della Valle d'Aosta (la più cara d'Italia) e alle altre del Nord del nostro paese, sono convenienti ma, a quanto ci dicono, per loro troppo care.
Che altro?
Niente, o meglio, tutto.
Mi godo paesaggi sconosciuti, curiose viuzze, un verde rigoglioso, santuari con splendide e lunghissime scalinate (Bombe De Jesus, a 5 km dal centro di Braga, con magnifica vista sulla città e i dintorni perché posto su una collina molto panoramica) parchi a sorpresa appena dietro detti santuari
e nuove conoscenze.

Come la portoghese che vive a Zurigo ma ha imparato l'italiano e il francese che oggi, spontaneamente, mi è venuta in aiuto al bar della spiaggia e ha voluto sapere tutto di noi, riuscendo anche a non essere invadente.

Come la moglie del proprietario del suddetto bar, con due bimbe di tre e due anni e una nipotina più o meno di tre, che si è sistemata nella tenda di fianco alla nostra perché le bimbe potessero giocare con il nano e, in cambio dei sassi che lui, riconoscente, le portava, gli ha elargito frutta fresca e croissant.
Come i campi di patate e l'animo contadino del paese che la nuova app che mi fa da navigatore satellitare, mi ha fatto scoprire nel disperato tentativo di portarmi a destinazione (grazie eh? Fa piacere, sei gentile, ma il tuo ruolo sarebbe quello di farmi arrivare per la strada più breve e magari larga abbastanza per passarci!!!)
Insomma, il bello del viaggiare, anche se con un nano non sempre facile da gestire al seguito, visto che l'Almarito in questi due giorni ha lavorato, arrivando alle otto per cena ( ad esempio, difficilissimo andare in bagno...lascio il nano solo e mi porto il borsone - non ho una borsa, ma una bordo a del cambio con dentro di tutto!- , prendo il nano e lascio il borsone ed il passeggino, porto entrambi...ma come faccio a starci?)

4 commenti:

  1. Oh cara eccolo qui il tuo primo racconto!:)
    Che dire...
    1. Dalle tue parole mi è sembrato affiorare un sorriso e ne sono molto felice perchè so che l'ultimo periodo per te non è stato dei migliori!!:)
    2. Reflex...io da che c'è il Patato mi sono convertita allo smartphone!lo so è dura ma...tutte le mie foto dei viaggi col bimbo sono scattate con quello e sono soddisfatta dal risultato...non è uguale certo ma che comodità!; )

    A presto x nuove cronache!:)
    Baci

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  2. Si, grazie!!!!
    Vi terrò aggiornati, foto o non foto...
    Intanto come e' andato il tuo viaggetto???Aspetto le cronache!

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  3. Mi sembra che stia andando bene, qualche avventura, un pò di suspense, e finalmente l'Alpmarito con voi (anche se lavora....).

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  4. La butto li, perché e' quello che facci io a volte a con attenzione: porta tutto e lascia la port semi aperta. Per il resto buone vacanze e qualche foto l'Aspettiamo!!!

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