martedì 30 aprile 2013

In giro per l'Italia....

L'Italia è bella, bellissima, ricca di fascino, arte, cultura e buona cucina.
Ne ho avuta l'ennesima conferma in questo ultimo weekend, di grande traffico, tanta pioggia, infinite code autostradali e disperate ricerche di parcheggio ma anche, e soprattutto, di meraviglie...lontane da casa, però a pensarci, neanche troppo.
Forse, possiamo ripartire da qui, dal nostro BEL PAESE, che tanti altri Stati ci invidiano e noi spesso snobbiamo. 
Davvero, vista la situazione politica, temo che ci sia rimasto poco altro, ma non è poco!


Mantova, cortile del Castello San Giorgio, dietro a Piazza Sordello. Foto Mamma Avvocato. E' vietata qualunque forma di riproduzione non autorizzata.

Castello di San Giorgio, Mantova. Foto Mamma Avvocato. E' vietata qualsiasi forma di riproduzione non autorizzata.
Cortile del Castello di San Giorgio, Mantova. Foto Mamma Avvocato. E' vietata qualunque forma di riproduzione non autorizzata.  


Paesino tra Mantova e Sabbioneta

Mantova, Piazza Erbe

Cremona

Ad esempio, è rimasta la voglia di ristrutturare un casale contandino, lavorare e inventarsi un'occupazione, come l'argiturismo in cui abbiamo avuto il piacere di soggiornare.


 
Nonostante
questo bel letto romantico invitasse al sonno, non possiamo dire di aver riposato molto..ma per fortuna neanche troppo poco!


 Il nano si è divertito a spingere il passeggino in ogni dove, nonostante il tipo di pavimentazione rendesse il suo compito molto faticoso...con il sole e con la pioggia...ovvio....è un ometto ostinato!




E poi, ovviamente, non abbiamo disdegnato la buona cucina....ottima pizza con prosciutto di parma e parmiggiano reggiano, ottimi tortelli di zucca e amaretti e maccheroni fatti in casa, per non tacer dei bocconcini di guanciale di maiale e della pasta al tonno....se no, che vacanza sarebbe stata??!!!

 E per finire, non è mancata neppure un pò di fauna locale!
All'esterno della mura di Sabbioneta
Ovunque abbiamo trovato locali attrezzati con fasciatoio, seggiolone e spesso giochi esterni per i bimbi.
Peraltro, Mantova è ricca di parchi e aree verdi (Parco P.zza Virgiliana, Parco di Palazzo Te, Lungo Mincio, retro di Castelo San Giorgio), nonchè di ciclabili. Purtroppo, di queste ultime non abbiamo usufruito causa acquazzoni dopo e troppo caldo prima (eh sì, siamo esigenti, lo so!).
Avremmo voluto visitare anche Palazzo Ducale e Palazzo Te ma c'era coda per entrare e, soprattutto, sarebbe stato chiedere troppo al nano, che aveva voglia di correre e giocare all'aria aperta, come è giusto.
Al prossimo giro......cambiare aria..ci voleva proprio!




Conosciamoci anche noi!

Partecipo anche io all'iniziativa di Spicchi del gusto, che non conoscevo e ora sì proprio grazie a questa idea vista su altri blog .
Le istruzioni le trovate qui:   http://spicchidelgusto.blogspot.it/2013/04/conosciamoci-su-spicchi-del-gusto.html
Ora vado a leggere un paio di blog nella sua lista...in attesa di piacevoli sorprese!!!

lunedì 29 aprile 2013

Veloce pausa...premio

Da http://persempremamma.blogspot.it un premio dolcissimo...e bellissimo: ho già l'acquolina in bocca!!!
Grazie!
Ora compio il mio dovere.
1. Biscotti o torta? Biscotti, le torte spesso sono troppo dolci, però non disdegno millefoglie e meringata!
2. Cioccolato o vaniglia? Cioccolato, al latte o anche bianco...stradolce da nauseare, mi piace così!
3. Qual è il tuo spuntino dolce preferito? Creme caramel e, in estate, ghiacciolo all'anice.
4. Quando hai maggior voglia di cose dolci? Umm, quando non ne ho voglia????
5. Se avessi un soprannome quale sarebbe? Ne ho più d'uno ma non ve li dico perchè poi mi prendereste in giro...chiaccherona però, mi starebbe bene.

E ora le nomination, la parte più difficile perchè ciascun blog che leggo mi pare meriti un premio, anche solo per la costanza e la voglia di condividere..
Comunque, questa volta ecco qui:
http://caralilli.blogspot.it
/http://lemiepatatelesse.blogspot.it/
http://treditutto.blogspot.it
la prima che seguo già da un pò con piacere, le altre due recenti scoperte!

Ecco, la pausa è finita, torno al lavoro CHE E' MEGLIO!!!


mercoledì 24 aprile 2013

Istinto di protezione

Ieri.
Visita ad un luogo tranquillo, in mezo alla campagna, per portare una piantina di violette, quelle che gli piacciono tanto, ad una persona che non c'è più e che mi manca tanto, anche dopo 15 anni, che per me non sono mai passati, tanto che ne parlo sempre al presente.
Non riesco a scrivere di Lui, però, neanche adesso.
Poi visita cardiologica di controllo del nano.
Niente da fare.
Il nano ha pianto disperato, strappandosi i rilevatori di dosso, gridando al solo contatto con lo stetoscopio, tossiva, quasi vomitava tanto piangeva, rosso in faccia, straziato, con il corpicino nudo squassato dai singhiozzi e le braccine tese verso di me, "batta batta batta" "mamma mamma mamma".
Per quel che ha potuto sentire e vedere (decisamente poco) in due minuti - due -di tracciato, disturbato da movimenti convulsi e pianti, tutto bene e comunque il nano cresce e non da segni di peggioramento del problema, anzi (un piccolo soffio la cuore).
Ci rivedremo, se non ci saranno segnali di allarme, verso i quattro anni, quando sarà possibile indurlo a stare fermo e pazientare.

Intanto, però, abbiamo sofferto: io, la nonna (suo malgrado partecipe su richiesta - urlata - del nano), il nano soprattutto.
E non ho potuto fare a meno di pensare a quei bambini davvero malati, che devono sottoporsi a procedure ben più invasive, a quei genitori che devono trovare la forza ed il coraggio di stare loro accanto, ai bambini vittime di violenza...
Come si fa a fare del male ad una creaturina che grida "batta batta", chiama la mamma e piange così?
E come si fa quando bisogna curarli ed è per il loro bene?
Purtroppo, la giustizia, in cui tanto ancora credo, a volte semplicemente non esiste, nè in questo mondo, nè in un altro, che non penso esista neppure, perchè se no i bambini non dovrebbero soffrire, mai.

Piccolo nano mio, come vorrei proteggerti da tutto e tutti, sempre.
Come vorrei fosse possibile!

martedì 23 aprile 2013

La difficile ricerca di un equilibrio

Personalmente post come quelli raccolti dal "comitato" mi hanno aiutato, molto, mi hanno fatto sentire normale e meno sola. E allora ho deciso di contribuire, anche se non è facile aprirsi, anche se dre cose non è  "politicamente corretto".

Essere madre non è facile e non corrisponde all'immagine edulcorata che ne danno pubblicità, riviste, libri.
Il sorriso della altre mamme ai giardinetti spesso nasconde stanchezza e solitudine.
Perchè, diciamoci la verità, andare ai girdinetti, portare a spasso il bimbo con il passeggino, andare a mangiare un gelato inseme, tirarsi la palla in cortile ... sono attività piacevoli da fare insieme ed è bellissimo avere il tempo di godersi il proprio nano, ma il sabato, la domenica, un giorno infrasettimanale..allora sì, ti senti tanto fortunata.
Tutti i giorni, si rischia di morire di noia.
Naturalmente non parlo di bimbi grandicelli, che corrono, saltano, parlano, inventano storie o giocano in modo "strutturato", parlo di bebè o poco più.
I primi mesi con il nano sono stati duri, anche se io, come verdeacqua (http://ahsonounamamma.blogspot.it/), sono una di quelle mamme fortunate il cui nano ha inziato presto a dormire tutta la notte o quasi (diciamo dalle 10 alle 5 del mattino, dai), ma non basta.
Un pò perchè avevo letto su libri di puericultura e su riviste del settore che i bebè dormono circa 18 ore al giorno. 
E non è vero. Almeno non per me.
Un pò perchè pensavo che allattare sarebbe stato naturale e facile, invece è stato uno strazio (l'ho raccontato qui: http://www.mammavvocato.blogspot.it/2013/02/allattamento-le-conseguenze.html), un pò perchè non mi aspettavo che le coliche e la fame insieme potessero farlo piangere per ore e ore, soprattutto la sera e di notte, per i primi due mesi di vita (poi sono passate e sono entrata nella eletta schiera di mamme fortunate di cui sopra) ma soprattutto perchè non ero preparata a sentirmi così male, così triste, così disperata, ogni volta che piangeva...era come essere torturata e dopo un pò, piangevo anche io (santo Alpmarito).
E poi la montagna di pannolini da cambiare, tutine da lavare e rigurgiti da asciugare e, soprattutto, la pioggia ed il freddo fuori, la vita fuori e io chiusa in casa (no, passare due ore a passeggiare nei campi o in centro al paese non è uscire, non basta e la visita di parenti/amici che si congratulano per la nascita non è vita sociale, no) da sola, perché mia madre veniva spessisimo ma mica poteva trasferirsi lì!
E il lavoro che mi mancava e insieme mi preoccupava.
Un cambiamento abissale a cui nulla mi aveva preparata davvero, nessun discorso, racconto, esperienza da baby-sitter o sorella maggiore.
Noia allo stato puro, alternata ad ansia per il lavoro e la salute del nanetto, un'altalena: giù, di stanchezza e solitudine e  su, euforia, cuore gonfio di orgoglio e di amore per quella creaturina fragile, giù, malinconia e pianti, e su di nuovo, sorrisi, filastrocche e canzoncine e tante, tante foto di lui.
Adattarsi al cambiamento è difficile, anche se lo sognavi e non vedevo l'ora che nascesse, anche se lo desideravo tanto.
E lo spaesamento e un amore che cresce giorno per giorno, e ti riempie la vita ed i pensieri.
E le tue passioni, i tuoi hobbies ridimensionati, ma sempre lì, in un parte di te che vorrebbe scappare per essere libera e un'altra che non vorrebbe essere da nessun'altra parte e non vorrebbe fare altro che stare con lui.
E vedersi brutta e grassa e non avere altre mamme come te con cui  confidarsi o averle lontane, che ci parli e aiuta certo, ma non è come andarci a spasso insieme.
La difficile ricerca di un equilibrio nuovo, per te e per tutt.
Poi sono inziati i primi sorrisi, lo stare seduto, i primi giochini e risolini, lo svezzamento.
I 9/10 mesi hanno segnato lo spartiacque: il nano che dice le sue prime paroline, che impara a camminare, il nido (benedetto nido), la ripresa dell'attività lavorativa con regolarità e un pò più di tempo, lo svezzamento ormai terminato (anche grazie al nido)...il peso quasi recuperato (anche questo aiuta), l'estate.

E tutto è cambiato, anche se a volte non sembra, come oggi, che sono tre notti che non dormiamo perchè tosse, raffreddore e congiuntivite insieme non gli danno tregua.
E mi sono asoltata mentre facevo ad un'altra donna, senza figli e non in attesa (se no mi sarei astenuta, giuro!), un racconto di quelli che, ascoltati pre - nano, avevo considerato demenziali. 
Del tipo: "E' bravo anche se quando sta male non ci lascia dormire, anche se fa i capricci, ogni tanto, anche se andare per negozi è diventato impossibile, anche se dopo ogni pasto devo lavare la cucina, la tovaglia, i suoi vestiti ecc., ma è bravo eh? Tempo per noi, per me, ora ne è rimasto poco ma ne vale la pena, sai?". Il tutto davanti ad uno sguardo allibito e stupito.
E mi sono sentita "uffucialmente mamma" .



domenica 21 aprile 2013

Faticosissimo weekend..

Da qualche tempo ho spesso la sensazione che il fine settimana sia diventato più faticoso, stremante e stressante del lunedì e degli altri giorni della settimana "lavorativa".
Soprattutto il sabato e soprattutto da quando è nato il nano.
Non che prima, da dopo i bei tempi dell'Università, fossero tutto sport e tempo libero, intendiamoci.
Tuttavia, una mezza giornata e spesso un INTERA giornata era dedicata alle nostre passioni: sci, sci alpinismo, nuoto, arrampicata, camminate in montagna, bicicletta, mostre e via dicendo.
Una pacchia, a ripensarci.
Ora, invece, il fine settimana è un lungo ed interminabile elenco di commissioni da sbrigare, doveri, pulizie di casa, parenti da visitare, amici da incontrare, lavori da finire, riparazioni, lavatrici, stendini, acquisti indipensabili, spesa alimentare ecc., da spuntare uno ad uno e guai a lasciarli indietro, che se no ci ritroviamo a vivere nel caos e nello sporco, senza pannolini, morti di fame e il tutto senza più vita sociale!
Il sabato, in particolare, essendo l'unico giorno in cui i negozi sono aperti, può trasformarsi in un incubo.
Sveglia come tutti gli altri giorni, perchè il nano non sa ancora cos'è il fine settimana e comunque, è preciso come un orologio svizzero e noi con lui.
Colazione un pò più con calma (almeno quella!), prima lavatrice da caricare, lavastoviglie da svuotare, cambio lenzuola /copripiumino (no, non PRIMA della lavatrice, dopo, perchè tanto è il carico della SECONDA lavatrice!), vestizione di nano e adulti, pulizie di casa e/o spesa alimentare e/o giro per negozi/ferramenta, pranzo dai miei (e questa è una pausa piacevole, anche se stancante, perchè comunque il nano reclama attenzioni da tutti, si chiacchera, spesso ci sono anche fratelli, cognata e nipoti ed è bellissimo ma impegnativo), ancora commissioni, se va bene si porta il nano in piscina e se va benissimo, come ieri, riesco a nuotare un'ora anche io (alleluia!!).
Peccato che il divertimento stanchi - lo so, non sono mai contenta - e porti con sè anche la terza lavatrice (quanto alle altre due, una è stata stesa in extremis prima di partire per gli acquisti, l'altra giace nel cestello in attesa del ritorno a casa e pazienza se avviene di notte!): asciugamani, accappatoi, vestiti caduti per terra accidentalmente, costumi (risciacquate a mano), ciabattine (idem a mano) ecc...
E quando si rientra a casa? Spesa da sistemare, nano da impigiamare, storia, fluoro per i denti, lavatrice da stendere (vedi sopra), cena, naturalmente, salvo che si mangi una pizza presa al volo dai genitori o da/con  amici.
Un sabato bestiale, che mi stende pur non avendo fatto le ore piccole (anche se a ben vedere, sveglia alle 6.30, se va di lusso, letto alle 11.00, non è che sia stata una giornata corta, eh?) come da ragazzina...
E la domenica, si replica, più o meno.
A volte si prepara un pranzo/cena per gli amici (e meno male che ci sono e riusciamo ancora a vederli!!), a volte ci scappa una bella passegiata al parco o una gita ad un museo o, se fa brutto, un'oretta in palestra di arrampicata o un pò di lettura. Niente acquisti ma per il resto, siamo lì.
A volte, il sabato a mezzogiorno mi scopro a desiderare il lunedì! (Poi passa subito, però!!!)
Non so, siamo noi o è così per tutti??? 
Temo la seconda...
Ieri tra la piscina e la pizza da asporto, c'è stata una passeggiata nel centro della cittadina con mia madre e il cielo, che aveva opportunatamente deciso di rovesciarsi su di noi proprio nei venti minuti necessari a raggiungere il bar, dove ci aspettava, come - gradito - premio, l'aperitivo già ordinato da mio padre.
Fortunatamente io, l'Alpmarito ed il nano eravamo adeguatamente attrezzati con ottimi gusci (= giacche a vento sottili per la pioggia ed il vento). Sfortunatamente mia madre no, quindi ho dovuto fare una corsetta furoi programma sino al parcheggio per recuperare gli ombrelli (volevo mandare l'Alpmarito ma poi avrei dovuto tenere il nano sulle spalle già provate da nuoto e acquaticità e ho preferito esercitare i polmoni...scelta sbagliata, decisamente).
Mezzo bicchiere ed ero già brilla (niente di nuovo, mi spiace ma proprio non reggo, son così...però risparmio sul vino, eh?).
In macchina, verso la pizzeria, sono stata zittita dall'Alpmarito (non so più cosa dicessi, ma nulla di intelligente), seguito a ruota dal pappagallo ripetente - alias il nano...
Alpmarito: Maman, arret.
Mamma: .....(lagna varia)...
Alpmarito: Arret! 
Mamma: ...idem come sopra..
Alpmarito: Arret! Enfine, qui porte le pantalon ici?
Il nano: Papà!!

Mamma: ma anche io, nano, guarda!
Il nano: No, maman, no. PAPA' (scandendo bene le sillabe). 
Batta mamma! (nota: passando all'italiano, caso mai non avessi capito)

Diciassette mesi e ha già imparato la solidarietà maschile. 
Sono cose preoccupanti.


venerdì 19 aprile 2013

Una favola per grandi e piccini



Tempo fa un’altra blogger (di cui non ricordo proprio il nome, sorry!) ne aveva già parlato, anche se con riferimento alla versione illustrata, e la sua recensione mi aveva molto incuriosita.
Così, quando ho visto nella vetrina della libreria questo titolo, non ho saputo resistere e l’ho acquistato:

Ernest e Celestine di Daniel Pennac

La copertina, con gli acquarelli di Gabrielle Vincent su sfondo bianco è semplicemente deliziosa, l’autore, una garanzia di qualità.
Il romanzo è edito da Feltrinelli nella collana “Kids” ma la storia è di quelle che non hanno tempo ed età.

E’ una storia di amicizia, di rapporti tra grandi e piccini, di sogni, di convenzioni che stanno strette e di passioni per le quali lottare, la musica per Ernest, la pittura per Celestine.
E’ una storia sulle incomprensioni, le analogie, i pettegolezzi, l’ottusità, l’ignoranza, la paura, il modo di affrontare la vita di tante, troppe persone.
E’ una storia d’amore e di rispetto reciproco, di crescita, di coraggiosa incoscenza, di paure superate e realizzazioni personali.

Il tutto scritto con quell’insieme di cristallina semplicità, raffinata eleganza e leggera ironia che, secondo me, è una caratteristica della scrittura di Pennac e che adoro.

Merita, davvero.
Peccato solo averlo comprato in italiano (ma faccio in tempo a rimediare)!

“Dicono che la felicità non si possa raccontare.
Dicono che è noiosissima, la felicità.
Dicono che alle persone felici non succede niente.
Sono felici e basta.
Come se il tempo si fosse fermato.
Niente da raccontare, parrebbe.
Ma io non la penso così.
Proprio no!
Penso, anzi, che se si dovesse raccontare tutta la felicità di Ernest e Celestine ci vorrebbero migliaia di pagine.
Perchè la felicità è insieme qualcosa di immenso e di minuscolo.
Descrivere l’immensa felicità di Ernest e Celesrine è facile, basta una frase: “Ernest e Celestine erano immensamente felici.”
Ecco, fine.
Ma per descrivere le mille piccole sfumature di questa felicità immensa ci vorrebbe un libro enorme!
Facciamo una lista, solo per darvi un’idea:.....”


I pittori nella neve vedono solo il bianco, ma la neve è qualcosa di più raffinato, mia piccola Celestine. E’ molto più che bianca! Ogni cristallo di neve riflette tutti i colori del mondo! Ma forse tu non sei una pittrice abbastanza raffinata per dipingere la complessità della neve, mia piccola Celestine...Forse tu preferisci dipingere, che ne so, questa radio, per esempio!.....Celestine passò il resto dell’inverno a dipingere la neve. Forse sono i suoi quadri più belli. I fiocchi che cadono restando appesi al cielo...La neve troppo leggera per il vento e troppo pesante per i rami...I mille bagliori del cielo in ogni cristallo di neve...Ma anche il silenzio della neve...Si sentiva tutto questo, nei quadri di Celestine.
- Guarda, Ernest, dipingo il silenzio!
Ernest allora, tirava fuori il clarinetto. Le sue note seguivanpo agilmente il pennello di Celestine che tracciava la curva silenziosa del paesaggio bianco sotto il cielo grigio.

Un piccolo assaggio, per stimolare il vostro appetito! 

Questo post partecipa all'iniziativa "Il venerdì del libro" di Home made mamma http://www.homemademamma.com/

martedì 16 aprile 2013

Sfighe alimentari e disperazioni culinarie

Non ho ancora ripreso il mio peso forma pre-gravidanza.
E ora, che il guardaroba andrebbe aggiornato per la bella stagione (non ho più pantaloni integri, aiuto!) e vorrei programmare passeggiate e scalate, mi pesa.
Il peso pesa (letteralmente) anche sulle mie malandate ginocchia, deteriorate da anni di scherma (ebbene sì, ero una spadaccina)........
Io mi vedo la pancia e so di essere "robusta" anche se non eccessivamente (in fondo sono una taglia 44), ma dentro di me mi sento una "magra".
E quindi, non fosse che per il fiatone e le articolazioni, non chè questo fastidioso mal di schiena inziato con la gravidanza del nano e mai passato, me ne fregherei.
Però, per i suindicati motivi, non posso.
E allora, a parte praticare più sport, tempo permettendo (tempo??? Ma dove si è nascosto???), dovrei stare un pò più attenta all'alimentazione e qui viene il problema.
Non ho grosse difficoltà a ridurre i dolci, se non fosse che non è che li mangio tutti i giorni.
Il problema è ridurre latticini (la mia droga) e carboidrati.
Perchè poi, cosa mi resta da mangiare?
Pesce, solo surgelato. Quello fresco vicino a casa non lo vendono e non si vive (sani) con i bastoncini impanati di merluzzo a gogò.
Carne. Sì, però mica posso mangiarla tutti i giorni e più volte al giorno, non ne ho nè voglia nè fegato.
Insaccati e affettati...ne mangio già troppi e dovrei ridurli.
Frutta e verdura? E magari!
Però  non posso, quasi per nulla.
La novità di oggi alle due (quando finalmente mi sono seduta per mangiare) è che anche l'insalata, da oggi, è off limits.
O forse sono i grissini al sesamo, ma credo di no.
Comunque, crisi asmatica, crampi addominali e altri sintomi gastrointestinali.
Fortuna che esistono Ventolin e cortisone, però ecco, questa non ci voleva.
Ho rinunciato ad una lista infinita di verdura e frutti, ora anche all'insalata lattuga?
Non ce la posso fare.
Nè a dimagrire, nè, soprattutto, ad avere la famosa e ideale "alimentazione bilanciata".
E tutti a dirmi: mangia frutta e verdura, i vegetariani inquinano meno, la carne e i formaggi stagionati fanno male, il pane gonfia ecc.....tutto vero ma io che faccio, muoio soffocata????
Sono una donna disperata.
Andare al ristorante è un supplizio, cucinare una noia mortale, ogni pasto un terno al lotto..
oggi sono prorpio stufa di tutto questo.
E in più, è molto probabile che abbia trasmesso parte (spero non tutte) queste allergie al nano!!!
Uffi, uffi uffi.
Mi merito un pezzo di fontina, almeno, no?

Di me e di altri blog...

Ho ricevuto questo graditissimo premio da http://mammeneldeserto.blogspot.it/2013/04/liebster-blog-award.html#more...che dire, se non che a questo punto spero di non superare mai i 200 followers??!
Grazie, di cuore.
In questi giorni frenetici, di lavoro, di auto da riparare, di acquisti sbagliati, di scelte di vita (= casa: dove, come perchè e soprattutto, quanto?????) e di coppia, perchè alla fine uno dei due deve cedere per amore dell'altro e quell'uno, a quanto pare, sono sempre io, anche se tutti gli amici pensano che funzioni al contrario, tra noi, anche se vista di fuori la più determinata ed aggressiva sembro io invece non è vero, per niente...
...ma ora sto divagando...
tornando al graditissimo premio, ecco la risposta alle domande che mi hanno posto le due mitiche mamme di http://mammeneldeserto.blogspot.it.
1)Se pensi a te tra 10 anni dove ti vedi?
La risposa potrebbe essere causa di discussioni, vista l'ardua questione "casa" di cui sopra, però questo è il mio blog è vorrei essere sincera: nella mia cittadina di origine, ma non lì lì, piuttosto in un paesino limitrofo, tranquillo ma ad un tiro di schioppo dai servizi, oppure nella citta (appena più grande) in cui mi reco settimanalmente per lavoro e dove lavora l'Alpmarito...ma anche in questo caso, in un paesino appena più in là, giusto per amore di tranquillità.
2)la tua principale caratteristica?
La sincerità e l'assenza di peli sulla lingua.
3)la vertigine è paura di cadere o voglia di volare?
Paura di cadere, con cui convivo tutti i giorni, perchè in realtà vorrei avere il coraggio di volare
4)la tua strategia di successo o di sopravvivenza?
Di successo, il sorriso, soprattutto quando non se lo aspettano. Di sopravvivenza....la nonna che tiene il nano e lo sport!
5) Cosa sogni per i tuoi figli?
Meno inquinamento, più onestà, più senso di AUTORESPONSABILITA', più senso civico, meno tasse che ti opprimono, più parchi e giardini pubblici (puliti), una famiglia serena, una casa grande abbastanza per l'essenziale, un lavoro che sia anche una passione, la felicità, a modo loro.
6) la città dei sogni (perchè?)
Ancora non so quale sia, forse una cittàdina della Provenza, tipo Aix-en-Provance...però bisognerebbe viverci un pò, per poter capire se lo è davvero.
7) la città dei tuoi incubi (perchè)
Milano, Roma, posti così (esclusa Torino). Troppo caotici, frenetici, senza spazi per vivere, macchine per fare soldi o per turisti e inquinamento..o almeno così me le immagino, ovviamente senza averci mai vissuto (quindi anche in questo caso, potrei sbagliarmi di grosso!)
8) il lavoro più bello del mondo
Ma naturalmente....l'Avvocato!
9) un soprannome che ti starebbe bene
Nessuno, mi piace il mio nome...se no quello che usava mio nonno, ma è un segreto.
10)  il viaggio più bello che hai fatto
La Provenza, Parigi, la Corsica, il viaggio di nozze in Scandinavia, l'Irlanda con i miei genitori, da bambina...troppi, ciascuno il più bello a modo suo.
11) il viaggio più bello che sogni di fare
Australia!

Sono domande curiose e interessanti e allora..non le cambio e le giro pari pari ai blog che vorrei "premiare":
http://bimamma.blogspot.it/  con la Pippo's family, che ho scoperto da poco ma mi piace molto.
http://mammamimmononsolo.blogspot.com/
e ...se fossi brava scriverei il perchè di ognuno ma sono in ritardo per andare a recuperare il nano e...niente, son priorità!


 

lunedì 15 aprile 2013

Sapore d'estate

Oggi, come da troppi giorni a questa parte, non ho tempo per me, tanto meno per il mio angolino "segreto"...
..eppure tengo troppo al Fotoviaggiando del lunedì di Francesca (http://patatofriendly.blogspot.it/2013/04/fotoviaggiando-il-giappone-e-il.html) perciò, senza altro accompagnamento,
ecco la Corsica, calda caldissima e selvaggia Corsica, che ci è piaciuta tanto e dove spero di tornare presto (e non è vero che gli isolani sono antipatici con i turisti, nè nell'entroterra nè sulle coste!)

riproduzione e pubblicazione sono vietate, in tutte le forme

giovedì 11 aprile 2013

Non ho parole..... ma in fondo, non servono.

Eri agitato e emozionato. Me ne sono accorta subito, quando ti ho visto.
Tu, sempre così calmo e padrone di te. 
Tu, che non sai piangere.
Ed eri bellissimo, anche con gli occhiali e l'orecchino che avevi promesso di togliere.
Non posso raccontare quel giorno, perchè è stato un giorno nostro e non solo mio e devo rispettare la tua riservatezza.
E' stato un giorno magico, lunghissimo eppure infinitamente breve, sospeso nel tempo e nello spazio.
Nulla era imperfetto e non perchè fosse tutto perfetto ma perchè nè tu nè io ce ne siamo preoccupati o accorti.
E' stato magico e felice.
Non "il giorno più bello della mia vita" ma uno di essi di sicuro sì ed indimenticabile.
Ero felice e innamorata , come ora.
Anche se tutto è cambiato, niente è più lo stesso, soprattutto perchè ora c'è il nostro nano.
Ero spensierata e allegra e mi sono goduta il momento, 
ci siamo goduti il momento, gli amici e i parenti, la festa e i colori.
Faceva caldo, era già primavera, ma non poi tanto di più.
C'era il sole e poi non c'era, ha piovuto e poi si è rasserenato e poi ha piovuto di nuovo.
Abbiamo bevuto e mangiato e scherzato, ma non ricordo il sapore del vino e del cibo, ricordo il piacere e la voglia di essere lì, insieme.
Perchè io non mi sono sposata in bianco e tu non hai scelto una cravatta qualunque.
Perchè è stato diverso da qualunque altro matrimonio.
E da quel giorno speciale è nato anche un altro amore, che cammina di fianco a noi, seppur diverso nei gusti e nelle scelte.
Un amore di cui è segno tangibile il messaggio affettuoso che ho ricevuto questa mattina.

Il nostro amore c'era già e non è mutato, come c'era già la nostra coppia ed il nostro condividere la vita.
Eppure, qualcos'altro da quel giorno è cambiato, una consapevolezza nuova, una profondità nuova, perchè non è vero che "formalizzare" un'unione sia indifferente .
Cambia, in qualche modo che non so spiegare, cambia.
E poi, una gioia così, condivisa, respirata, gridata al mondo, vissuta: la vita è una sola e privarsi di tutto questo, perchè?
Indimenticabile e magico, lo dicono tutti, lo so, ma il vocabolario è troppo arido per esprimere quel che sento.
E  non ho parole.
E non ha nessuna importanza.

martedì 9 aprile 2013

Scene di ordinaria -ma anche no! - quotidianità

Ci sono cose che sfuggono, che non si riescono a spiegare.
Sono giorni strani, frenetici sul lavoro, progettuali a casa, sospesi nel clima, faticosi nel vivere, con il sonno sempre appiccicato alle palpebre.
E in tutto questo o forse per questo, tu, nanetto mio, hai deciso di inaugurare una nuova stagione, quella del mi sveglio almeno due o tre volte per notte e chiamo mamma - papà in successione e piango e voglio venire "di là" (= lettone) e cambiare il pannolino NO urla, isterismi, contorcimenti e il latte al mattino non lo voglio più, nè in tazza nè in bibe, ma neppure yogurt, biscotti, muffin al cioccolato, nulla.
Vorrei capire perchè, cosa c'è
Fino ad un paio di settimane fa dormivi tutta la notte filato, salvo rari episodi, scolavi il tuo biberon come un alpinista la sua pinta di birra di ritorno a valle, mangiavi di gusto biscotti o plum cake, chiaccheravi durante il cambio e la vestizione del mattino, brontolavi appena nei pit stop del pomeriggio e della sera.
E invece ora no.
Domenica, poi, hai dato il meglio di te, con capricci grandi come una casa tutto il pomeriggio, che avevamo deciso di dedicare, con la solita poca voglia, agli acquisti di primavera.
Sei così faticoso, ora, in quei momenti.
La tua mamma, che di pazienza ne ha sempre avuta poca, si fa prendere dall'ansia e dalla rabbia, perchè non sopporta non capire.
E poi, c'è che dopo il pomeriggio di capricci hai dormito sereno un paio d'ore e poi riso, giocato, dispensato bacini e chiaccherato felice, illuminando la serata con un'energia contagiosa.
C'è che tu corri, non cammini.
Le tue pile sono inesauribili, specie la sera.
E dopo aver saltato la colazione, mangi pranzo facendo i bis all'asilo, merenda e due piatti di zuppa di legumi e cereali la sera, seguiti da una pera e una banana.
Non chiedi più caramelle e cioccolato.
Ti lavi i dentini per ore, giochi con l'acqua e ridi, adori i palloni e corri incontro ai nonni felice di stare con loro e facendomi ciao ciao con la manina.
E sabato sera, a cena con il prozio, ti sei seduto sul seggiolone composto, ti sei messo il tovagliolo sulle gambine come noi, usandolo per pulirti bocca e manine, hai mangiato una pizza intera da solo, senza pasticci e senza capricci e poi patatine fritte, anche se con le manine e sei stato seduto per bene più di un'ora, senza rovesciare neanche un pò d'acqua.
C' è che stai di nuovo mettendo i dentini, che è cambiata l'ora e inizi ad imporre i tuoi gusti e spero che i risvegli notturni cessino presto. 
Perchè altrimenti mi riduco così: stanca, nervosa e dolcissimamente innamorata di te.

lunedì 8 aprile 2013

Cicloviaggiando parte seconda

 Ciclabile della Drava, da Dobbiaco a Villach (circa 150 km)

Lago di Villach, Austria

Cimitero austriaco, Sillian
Agosto 2010.
Dopo aver preso confidenza con la mia nuova bellissima bici da corsa, io e l'Alpmarito, dopo l'esperienza cicolturistica in Francia (http://www.mammavvocato.blogspot.it/2013/03/cicloviaggiando.html ) e ancora senza nani, abbiamo deciso di lanciarci in una vera vacanza in bicicletta, senza auto, con bagagli - al minimo- al seguito.
Ovviamente, siccome siamo masochisti, abbiamo scelto la ciclabile della Drava, che attraversa tutta l'Austria sino alla Slovenia seguendo il corso del fiume Drava, quindi in mezza montagna.
Sempre per via del nostro insano masochismo, non siamo partiti da Sillian, come fanno praticamente tutti i tour operator e gli amatori di viaggi in bici, ma da Dobbiaco, Italia, così ci siamo fatti subito un bel dislivello in salita!
Il resto del viaggio, che avrebbe dovuto portarci fino in Slovenia a Maribor, sarebbe stato in piano o discesa. Peccato che non avessimo controllato e metà percorso era sterrato e quindi impossibile con la bici da corsa.
Risultato: su e giù per paesini austriaci sulla strada, in molti tratti e stop a Villach, perchè poi la ciclabile sarebbe diventata veramente impraticabile per i nostri "attrezzi".
Ovviamente, anzichè in cinque o otto giorni, come i tuor, noi siamo arrivati a Villach, in Austria, nella zona dei laghi, poi abbiamo deciso di fare tutto il giro del lago e di pedalare per i dintorni, in quattro giorni e tre notti.
Ritorno in un comodissimo treno con tanto di vagone porta biciclette (ma perchè solo in Italia siamo messi così male, perchè????!!)
Su quattro giorni totali, ha piovuto...quattro giorni!
Un paio proprio di pioggia torrenziale, con aggiunta di aria fredda da anticipo d'inverno (a Sillan c'erano 3 gradi!!!E ovviamente l'ostello in cui avevamo pernottato aveva la cladaia furoi uso, quindi niente acqua calda per la doccia), gli altri con acquazzoni a intermittenza...nonostante questo, però, è stato bellissimo e lo rifarei domani.
Viaggiare in bici, con bagaglio essenziale e nessun pensiero in testa, al ritmo delle nostre gambe, per prati, fiumi, boschi e paeesini incantevoli, nel verde dell'Austria...ti rendi conto di quanto poco davvero contano gli oggetti materiali, di cosa - e chi - sia veramente essenziale, di quanto siamo fatti per stare all'aria aperta e usare il nostro corpo anzichè le automobili, di quanti chilometri si possano fare pedalando e di quante idee geniali e riflessioni possano nascere così, dal nulla, solo perchè per una volta si lasciano i pensieri liberi di vagare con i prorpi tempi..
Non avendo prenotato nulla in anticipo, abbiamo rischiato di restare fuori tutte le notti, io sono caduta e mi sono tagliata con la catena (ho ancora i segni), le borse dell'Alpmarito si sono rotte ma...andava bene tutto.
Abbiamo persino fatto una ferrata da brivido, affittando l'attrezzatura, lungo una cascata che alimentava un tempo, un mulino per la lavorazione della pietra.
E po abbiamo visitato lo stabilimento della Loacher (facendo incetta di cioccolato, ma gustato subito perchè tutto ciò che non si consuma, pesa) e vi assicuro che era proprio come la pubblicità: in una vallata abbastanza selvaggia, con un paesino di montagna con il suo bravo campanile sullo sfondo, i prati verdissimi e le mucche al pascolo (non viola, però, quella è la Milka)..mancavano solo gli gnometti!
La zona dei laghi, poi, è splendida, anche se nulla più del lago d'Orta o del lago Maggiore...a parte i prezzi, folli per un italiano.
E ora, riguardando queste foto, non posso che augurarmi che la primavera arrivi presto e intanto progettaree altre ciclovacanze, non appena il nano avrà imparato a pedalare....mentre la bicicletta, ahimè, arruginisce in garage.

Questo post partecipa all'iniziativa di Francesca Papatofriendly, il Fotoviaggiando del lunedì: questa settimana http://patatofriendly.blogspot.it/2013/04/fotoviaggiando-irlanda-e-lamica-inattesa.html.

sabato 6 aprile 2013

Una settimana intensa

E' stata una settimana intensa.
Tre giorni di festa molto belli, trascorsi con la famiglia e cari amici.
Tre giorni che però hanno richiesto un intenso sforzo lavorativo nella settimana precedente e in quella appena trascorsa.
Quando il lavoro c'è non ci si lamenta, si lavora e basta, ma il tempo per scrivere scomprare, perchè la famiglia e gli impegni quotidiani prevalgono.
Ho voglia di raccontare tanto, di sfogarmi in questo mio piccolo angolo privato.
La decisione per la casa che si fa sempre più concreta, i dubbi e le paure, i problemi burocratici e le discussioni in famiglia, la crescita straordinaria del nano, che ogni giorno arricchisce il suo vocabolario e ci sorprende, che non ci lascia dormire bene la notte, che ha mal di denti e la congiuntivite ma anche tanta allegria, voglia di correre e giocare a palla in queste prime giornate di tiepida (molto tiepida) primavera.
HO voglia di belle foto e buone notizie, nonostante tutto.
Ho voglia di libri e poesie, da descrivere e riportare.
Ho voglia di riflessioni un pò "fuori tema" ma che mi appartengono, perchè gli spunti nella vita sono tanti e qualche volta è bello fermarsi e non passare in fretta ad altro.
E non ho abbastanza tempo.
Voglio pensare positivo.
Perchè questo è il mese in cui mi sono sposata, è il mese in cui è nato l'Alpmarito, è il mese di fioritura dei miei fiori preferiti.
Eppure non riesco a farmelo piacere, non riesco a dimenticare che in questo mese ho visto andarsene una persona cara.
E allora pensare ad altro a volte aiuta, almeno per un pò.